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Parentopoli nella sanità campana, “chi viene assunto è parente di infermieri o medici”

“Ci sono anche dei casi eclatanti come quello di un sindacalista dell’Asl casertana che vede lavorare nella stessa struttura anche i due figli, il fidanzato della figlia e l’ex fidanzata del genero”, sostengono i Verdi, che oggi hanno presentato un esposto in procura.
A cura di Enrico Tata
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Il 70 per cento degli assunti negli ospedali campani, tramite agenzia interinale, sono parenti di infermieri o medici delle medesime Asl. Questo il contenuto di un dossier e un esposto che i Verdi hanno presentato oggi in Procura. "Stando al controllo dei primi 100 nomi di interinali assunti a chiamata diretta, senza alcun concorso, ben 71 hanno parentele ed è giusto capire se si tratti solo di un caso o se sia stata messa una vera e propria parentopoli", spiega Francesco Emilio Borrelli dei Verdi.

I primi dati, che sono relativi all'Asl di Caserta, all'ospedale di Caserta e all'azienda ospedaliera dei Colli mostrano insoliti legami di parentela tra assunti e impiegati interni sui quali, sostengono i Verdi, è necessario l'intervento degli inquirenti per fare chiarezza. "Ci sono anche dei casi eclatanti come quello di un sindacalista dell'Asl casertana che vede lavorare nella stessa struttura anche i due figli, il fidanzato della figlia e l'ex fidanzata del genero", sostiene il consigliere regionale Borrelli. "Situazioni simili – conclude l'esponente dei Verdi -le abbiamo trovate anche in altre Asl e ospedali come al Sant'Anna e San Sebastiano dove ci sono ben due nipoti di un sindacalista al lavoro che si ritrova nella stessa struttura anche due ex fidanzati dei figli. L'elenco è lunghissimo con tanto di nomi e parentele e lo porteremo all'attenzione dei magistrati per fare chiarezza".

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