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Pesce comune spacciato per baccalà: sequestrati 10 kg in una pescheria di Ischia

Il sequestro è stato operato dalla Guardia Costiera in un’attività commerciale di Forio. Altri 10 kg di pesce sono stati sequestrati perché privi dell’etichettatura di provenienza. Il proprietario è stato sanzionato con una multa di 1.500 euro.
A cura di Valerio Papadia
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Un'operazione della Guardia Costiera dell'isola di Ischia, volta a contrastare le irregolarità nella vendita di prodotti ittici, ha permesso ai militari di scoprire, in una pescheria nel Comune di Forio (uno dei sei dell'isola azzurra), 10 chilogrammi di pesce etichettato come baccalà ma in realtà appartenente ad un'altra specie molto meno pregiata. Si tratta una sorta di merluzzo nordico – filetto di molva, per la precisione – che il proprietario della pescheria aveva etichettato come baccalà, vendendolo ai prezzi che il mercato impone per questa varietà di pesce, e di conseguenza truffando i clienti.

I militari della Guardia Costiera di Ischia, nell'ambito di controlli più approfonditi, hanno rinvenuto e sequestrato, all'interno della stessa attività commerciale, altri 10 chili di pescato, sprovvisto della regolare etichettatura prevista dalla legge per tracciare la provenienza del prodotto. Il proprietario della pescheria è stato sanzionato al pagamento di una multa del valore di 1.500 euro.

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