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Peschereccio affondato, recuperati i corpi di due pescatori dispersi

I corpi di due pescatori dispersi nell’affondamento del peschereccio napoletano Rosinella al largo di Gaeta sono stati trovati e recuperati. Le salme non sono state ancora identificate.
A cura di Angela Marino
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Ritrovati e recuperati due corpi dei tre pescatori dispersi il 19 aprile scorso nell'affondamento del motopeschereccio Rosinella salpato lo stesso giorno dal Porto di Formia, nel Lazio. Il cacciamine Gaeta della Marina Militare ha identificato due corpi a circa a sessanta metri di profondità, non lontano dal delitto, durante le ricerche subacquee sul motopesca, iniziate il 18 maggio a seguito della richiesta della Procura di Cassino. Dopo l’autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria, attraverso l’impiego del mezzo subacqueo – Remoted Operated Vehicle Pegaso, la salma è stata trasbordata  sulla motovedetta della  Capitaneria di Porto per il trasferimento allo scalo portuale di Gaeta.

Un sommergibile robot era già sceso più volte alla ricerca dei corpi senza trovarli.  è stata trasbordata su una motovedetta della unità della Capitaneria di Porto per il trasferimento in porto a Gaeta. Al momento, le salme non sono state identificate. Sulla barca c'erano il capitano, Giulio Oliviero, 44 anni, sposato e con tre figli, e due marinai tunisini. Tutti e tre, residenti ad Ercolano, facevano parte di una coop affigliata all'Unci Pesca.Il Cacciamine Gaeta continua le operazioni di investigazione subacquea in zona.

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