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Piano Vesuvio, 700mila persone da sfollare in 72 ore: ma manca Pompei

Presentato il piano di evacuazione in caso di eruzione del Vesuvio, oltre 700 mila persone da sfollare in 72 ore. Le infrastrutture della Campania dovrebbero reggere gli spostamenti di 500 autobus e oltre 200 treni in sole 72 ore.
A cura di Antonio Musella
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Complesso Somma-Vesuvio visto dal satellite
Complesso Somma-Vesuvio visto dal satellite (Foto da Wikipedia).

Sono oltre 700mila le persone da evacuare in caso di eruzione del Vesuvio. Un'impresa che, come ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca "fa tremare". Il piano è stato illustrato dal governatore e dal capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio presso la sede della giunta regionale campana a Palazzo Santa Lucia. L'evacuazione prevede il raggruppamento dei cittadini nei punti di raccolta, che saranno gestiti dai Comuni, da lì gli abitanti della zona rossa saranno poi trasportati nei punti di convergenza gestiti dalla Regione Campania che si occuperà del trasporto presso le località gemellate che offriranno assistenza agli abitanti delle zone colpite dall'eruzione. Il tutto in sole 72 ore.

Ecco la mappa dell'evacuazione Comune per Comune

I Comuni della zona rossa riceveranno ospitalità dalle altre regioni d'Italia. I cittadini evacuati verranno trasportati a bordo di autobus e treni nelle altre regioni. Ad ogni Comune è stata assegnata una regione di destinazione in caso di eruzione del Vesuvio: Piemonte (Portici), Liguria (Cercola), Valle d'Aosta (Nola), Lombardia (Torre del Greco, Somma Vesuviana), Trentino Alto Adige (Pollena Trocchia), Veneto (San Giuseppe Vesuviano, Sant'Anastasia, Pomigliano d'Arco), Friuli Venezia Giulia (Palma Campania), Emilia Romagna (Ercolano), Toscana (San Giorgio a Cremano), Umbria (San Gennaro Vesuviano), Marche (Poggiomarino), Lazio (Napoli e Ottaviano), Abruzzo (Terzigno), Molise (Massa di Somma), Puglia (Torre Annunziata e San Sebastiano al Vesuvio), Basilicata (Boscotrecase), Calabria (Boscoreale), Sicilia (Scafati e Trecase), Sardegna (Pompei). La Regione Campania, come annunciato dallo stesso De Luca, sta lavorando al piano di evacuazione in caso di eruzione dei Campi Flegrei.

La Regione ha già predisposto, anche per i Campi Flegrei, le località che ospiteranno i cittadini evacuati: Lombardia (Pozzuoli), Umbria – Marche (Bacoli), Abruzzo – Molise (Monte di Procida), Toscana (Quarto), Sicilia (Napoli I Municipalità San Ferdinando e Chiaia), Sardegna (Napoli I Municipalità Posillipo), Veneto (Napoli V Municipalità Arenella), Piemonte – Valle d'Aosta (Napoli V Municipalità Vomero), Friuli Venezia Giulia (Napoli VIII Municipalità Chiaiano), Emilia Romagna (Napoli IX Municipalità Soccavo), Puglia (Napoli IX Municipalità Pianura), Basilicata – Calabria (Napoli X Municipalità Bagnoli), Lazio (Napoli X Municipalità Fuorigrotta), Liguria (Marano di Napoli), Trento – Bolzano (Giugliano in Campania).

Oltre 500 autobus e 200 treni: il dubbio sulle infrastrutture

Il piano di evacuazione del Vesuvio avrà bisogno per gli spostamenti degli sfollati di oltre 500 autobus in grado di garantire oltre 4.000 corse in 72 ore, e oltre 200 treni ferroviari che ospiteranno a bordo 450 persone. Per raggiungere le stazioni ferroviarie e quelle degli autobus i cittadini dovranno muoversi dai punti di raccoglimento comunali a quelli di smistamento gestiti dalla Regione Campania. L'interrogativo è se la Regione Campania attualmente è nelle condizioni di sostenere questo piano di evacuazione. "Siamo in grado di sostenerlo" ha detto il governatore De Luca, ma ha poi aggiunto : "Nei prossimi mesi saremo impegnati nell'avvio delle opere infrastrutturali che riguardano il piano". Insomma, le strade e le ferrovie della Campania saranno in grado di reggere l'evacuazione di 700 mila persone in 72 ore? Secondo il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio "il piano è stato redatto in base alle infrastrutture che già ci sono e non in base a quelle che verranno, pertanto il piano è sostenibile".

A Pompei manca il piano di protezione civile

Intanto sono almeno 5 i Comuni che ancora non hanno presentato alla Regione Campania i loro piani di protezioni civile indispensabili per individuare le zone di convergenza della popolazione in caso di allarme e quindi indispensabili per l'efficacia dell'intero piano. Tra questi Comuni manca proprio quello di Pompei, città che storicamente è stata pesantemente colpita dalle eruzioni del Vesuvio. "Nel caso di Pompei – ha spiegato De Luca – il Comune è commissariato e quindi non abbiamo ricevuto alcuna documentazione rispetto al piano di protezione civile". Il governatore ha aggiunto che entro il 31 ottobre prossimo tutti i Comuni che non hanno ancora consegnato alla Regione Campania il piano di Protezione Civile dovranno consegnare tutta la documentazione mancante.

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