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Piazzale Tecchio, immigrato sventa rapina contro una donna

Il rapinatore l’aveva scaraventata a terra e le stava dando calci in pino volto, ma la vittima confida: “non è il dolore fisico a fare male: è l’indifferenza delle persone che c’erano e che non hanno mosso un dito”.
A cura di Redazione Napoli
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C. P. è una dipendente del Comune di Napoli che si stava recando a lavoro quando alle 6.40 a piazzale Tecchio, a Fuorigrotta, ha sentito un forte strattone alla borsa. Lei ha resistito, non ha mollato la presa e ha gridato. Il criminale ha quindi scaraventato al suolo la donna, prendendola poi a calci in viso. Il racconto è della stessa vittima, che a IlDesk ha raccontato che "non è il dolore fisico a fare male: è l'indifferenza delle persone che c'erano e non hanno mosso un dito". Secondo la donna, erano almeno cinque le persone in piazza che, intervenendo insieme, avrebbero potuto facilmente avere la meglio sul criminale e costringerlo alla fuga.

Solo un uomo è intervenuto, una persona di colore che ha messo in fuga il malvivente e che poi è stato costretto ad andarsene. "Forse – ipotizza la dipendente del Comune di Napoli – quel ragazzo di colore non aveva il permesso di soggiorno, perché quando mi ha vista sotto shock, mi ha abbracciato e ha detto di doversene andare quando ha capito che di lì a poco sarebbe arrivata la polizia". La donna ha ancora con sé la borsa, ma è coperta di lividi sul volto e ha diverse escoriazioni sul corpo causate dalla caduta. Ciononostante, giunto il 118, rifiuta il soccorso in ospedale e va al Commissariato di Polizia San Paolo, che si trova a circa 150 metri dal luogo della tentata rapina. Qui sporge denuncia e fa le sue rimostranze sulla sicurezza di piazzale Tecchio, "che di mattina presto e nel tardo pomeriggio si svuota e diventa terra di nessuno".

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