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Psicosi vaccino influenza a Napoli: i genitori non vogliono farlo più ai bimbi

Dopo il caso delle presunte morti sospette conseguenti l’inoculazione del vaccino antiinfluenzale, nel capoluogo partenopeo i genitori non vogliono sottoporre i bambini “a rischio” alla prescritta profilassi sanitaria. I pediatri: “Così aumentano i pericoli per i bambini con problemi di salute”.
A cura di Redazione Napoli
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Psicosi vaccino a Napoli: dopo l'allarme su presunte morti sospette a causa dell'inoculazione del vaccino antinfluenzale 2014, è panico anche a Napoli: Antonio D'Avino segretario provinciale di Napoli della Federazione italiana pediatri (Fimp) spiega che il clima che si è venuto a creare "potrebbe determinare una riduzione dell'adesione alla vaccinazione antinfluenzale dei minori appartenenti alle così dette ‘categorie a rischio' per le quali la vaccinazione è fortemente consigliata". Il segretario dei pediatri partenopei continua: "I bambini hanno patologie di base che aumentano il rischio di complicazioni a seguito dell'influenza tra cui il diabete, le cardiopatie e forme forti di asma. L'eccessivo allarmismo dilagante – conclude il pediatra – appare davvero sproporzionato tenuto conto che il rapporto di causa-effetto tra l'inoculazione del vaccino e il decesso dei pazienti anziani è tutto da dimostrare". Analogo allarme anche nella Capitale, tanto da far intervenire la Regione Lazio con una nota nella quale l'assessorato alla Salute ha chiarito che l'Ente ha "attivato tutte le procedure di farmacovigilanza" e che "nessuna dose del farmaco dei lotti interessati verrà somministrata seguendo in via precauzionale le indicazioni dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco)".

Sul fatto che vi sia una paura diffusa i numeri non mentono: su una platea di 200 mila napoletani che avrebbero dovuto vaccinarsi, circa la metà non l'hanno ancora fatto. I duecentomila sarebbero per lo più  pazienti a rischio, ovvero cardiopatici e pneumopatici.  "La vera sindrome influenzale arriverà fra breve – spiegano i medici – tra dicembre e gennaio con sintomi di tosse, febbre e grossa astenia in alcuni casi il virus potrebbe attaccare le vie gastrointestinali. Adesso é una sindrome para influenzale con sintomi più lievi. L'influenza sarà molto contagiosa poiché i sintomi arrivano solo dopo 24 ore dal contagio".

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