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Qualcuno non vuole i senzatetto di “Spazzacammino”: minacce al vicesindaco

Il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano mostra le minacce giunte sul suo cellulare, relative al progetto sociale che impegna i senza fissa dimora e immigrati nello spazzamento di alcune strade del centro storico. Qualche settimana fa, il furto di materiali destinati ai senzatetto.
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Non piace a qualcuno, "Spazzacammino", il progetto sociale che impegna senzatetto e extracomunitari nel lavoro di pulizia delle vie del centro di Napoli. Minacce via sms sono giunte sul telefono cellulare di servizio del vicesindaco Tommaso Sodano; l'esponente della giunta di Luigi de Magistris le ha mostrate alla telecamera di Antonio Musella durante la riunione-confronto sul progetto per l'impianto di compostaggio a Scampia. Un messaggio sgrammaticato ma ben chiaro nel tono: "Nello spazzacamino – si legge – ci sono l'extracomunitari, vedi di non finire nel camino ma nel giardino".

Spazzacammino è un progetto promosso dal consorzio di Cooperative sociali Gesco, dalla cooperativa "Il Camper" in collaborazione con la seconda Municipalità e il Servizio Civile Nazionale e i commercianti del centro storico di Napoli, dei consorzi Centro Toledo e Centro Toledo Spirito Santo. Obiettivo: impiegare i senza fissa dimora – persone con un’età compresa tra i 25 e i 60 anni; ivoriani, tunisini, rumeni, polacchi, italiani, che vivono per strada – in una attività utile , con l'obiettivo finale di garantire il loro autonomo sostentamento. Il progetto non è finanziato economicamente dal Comune: si avvale della sottoscrizione volontaria dei commercianti del centro antico e di una raccolta fondi attraverso la piattaforma di crowndfunding BuonaCausa.

A quanto apprende Fanpage.it non è la prima volta che l'iniziativa incontra "problemi", per voler usare un eufemismo. In un comunicato di qualche giorno fa lo stesso consorzio Gesco aveva riferito di furti di materiale destinato ai senza fissa dimora: parliamo di divise, scope e sacchetti, non certo di materiale costosissimo, quindi è probabile che si tratti di atti di vandalismo ad hoc. Le ipotesi su chi possa non volere un progetto sociale del genere, sono tutte aperte.

Gesco: "Non ci fermiamo"

"Se minacciano uno, minacciano tutti: gli Spazzacammino hanno il sostegno incondizionato di tutta la città". Basta guardare i video sulla piattaforma di crowfunding www.buonacausa.org alla voce Spazzacammino oppure passeggiare dove i senza dimora da due mesi spazzano le strade di Napoli, per capirlo. È ciò che commenta il direttore di Gesco, Sergio D’Angelo. "Siamo dispiaciuti per quanto accaduto – afferma Sergio D’Angelo – anche se è l’ennesimo tentativo di intimidazione e di sabotaggio del progetto di spazzamento, che promuoviamo affinché i senza dimora possano avere un’opportunità di riscatto sociale con il lavoro. Io stesso sono stato minacciato, come pure alcuni degli Spazzacammino: abbiamo subito non solo offese verbali ma anche ripetuti furti delle attrezzature. Ciononostante andiamo avanti più convinti di prima".
"Solo ieri un altro clochard è morto alla Galleria Principe – ricorda D’Angelo – Occorre che tutti ci impegniamo affinché si scongiurino altri episodi come questo. Facciamo in modo da trasformare le minacce in ulteriori stimoli e a contribuire alla campagna di crowdfunding per gli Spazzacammino lanciata su Buonacausa.org".

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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