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Referendum, De Luca dopo il voto: “Aggressione mediatica costruita sul nulla”

Il Governatore della Regione Campania è tornato a parlare, in un comunicato, della sconfitta del Sì al Referendum, delle dimissioni del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del futuro del Pd. In particolare, De Luca ha parlato di “campagna di confusione e aggressione mediatica” nei suoi confronti.
A cura di Valerio Papadia
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Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ad una settimana dal voto al Referendum Costituzionale che ha visto la vittoria del No, è tornato a parlare e lo ha fatto tramite un comunicato stampa della Giunta Regionale. "Come ampiamente prevedibile, oltre a fenomeni di ordinario opportunismo e di posizionamento correntizio, è venuta fuori, puntuale come il destino, una campagna di confusione e di aggressione mediatica costruita sul nulla. Perfino una mia espressione di stima e di ammirazione per la signora Agnese, e per la sua immagine di sobrietà, di eleganza e di umanità, è stata volgarmente strumentalizzata" ha dichiarato il governatore, riferendosi alle sue parole di apprezzamento nei confronti di Agense, la moglie dell'ex premier Matteo Renzi, che il governatore aveva definito "meglio del marito".

Nel comunicato, poi, De Luca prosegue parlando delle dimissioni di Renzi e del futuro del Pd: "Ribadisco la mia vicinanza umana a Matteo Renzi e il mio pieno sostegno in questo momento difficile. Ho detto, e riconfermo, che dobbiamo gratitudine a un premier che – come nessuno mai – ha avuto sensibilità per aiutarci ad affrontare le tante drammatiche emergenze del nostro territorio. Credo che dobbiamo combattere con determinazione, nella fase che si apre anche per il Pd, l’antica e irresponsabile abitudine del tiro a bersaglio sul segretario. Avremo bisogno di rigore, di serietà, di spirito unitario per affrontare problemi che riguardano il futuro del Pd e anche – ad esso intrecciato – il futuro della democrazia nel nostro Paese".

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