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Regione Campania, Alfano alla Camera “Vincenzo De Luca era candidabile e eleggibile”

Il ministro dell’Interno al question time a Montecitorio: “In base alla normativa vigente Vincenzo De Luca era candidabile ed eleggibile”. Carfagna (Forza Italia) lo attacca ancora: “Non doveva essere candidato”. M5S contro Renzi: “Sul caso è in conflitto d’interesse”.
A cura di Redazione Napoli
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"In base alla normativa vigente Vincenzo De Luca era candidabile ed eleggibile". A parlare è il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, nel corso del question time alla Camera, rispondendo a un'interrogazione di Sel e ad una di Forza Italia sull'applicazione della legge Severino al neo eletto governatore della Campania. Dunque De Luca, ex sindaco di Salerno e vincitore delle elezioni regionali in Campania, "Ai fini dell'avvio del procedimento finalizzato alla sospensione di Vincenzo De Luca dalla carica di presidente regionale della Campania occorre attendere la proclamazione degli eletti da parte dell'Ufficio centrale regionale presso la Corte di Appello di Napoli" chiarisce il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, nel corso del question time. "La sospensione può, infatti, essere solo applicata – ha aggiunto il responsabile del Viminale – nei confronti di coloro che abbiano formalmente assunto le funzioni pubbliche e siano già in carica. Presupposto che non può giuridicamente esistente – ha fatto presente – se non dopo che è intervenuta a seguito della proclamazione degli eletti".

Paolo Russo, deputato nolano di Forza Italia, replica piccato all'ex collega di partito ora ministro Ncd nel governo Renzi: "De Luca è di fatto sospeso e quindi non puà governare, né da solo né tramite un vice. La Corte Costituzionale è fin troppo chiara nel ritenere il vice presidente non un vicario, in caso di sospensione. Ogni atto prodotto da De Luca è nullo – ha ribadito -. Il governo non provi a trovare scappatoie perche' oltre al dettato della legge nazionale gli artifizi eventualmente escogitati si infrangerebbero di fronte allo statuto della Regione Campania, secondo il quale durante il primo consiglio regionale viene presentato il programma di governo mentre le nomine sono poste al gradimento dell'assemblea solo in un consiglio successivo. De Luca non farebbe in tempo a nominare il suo alter ego, nemmeno nel caso in cui l'iter della sospensione dovesse subire un provvidenziale rallentamento".

Vincenzo De Luca traccia la sua road map: "Governerò la Campania"

"La Legge Severino viola la Costituzione perché vale per i sindaci e i dirigenti e non per la casta di deputati, senatori e ministri". Al settimanale Panorama Vincenzo De Luca parla da presidente della Regione Campania, incurante di ogni ostacolo: "Matteo Renzi – dice – sarà obbligato a consultare, questo prevede la procedura, il ministro dell'Interno, poi sentirà il ministro degli Affari regionali, poi penso che vorrà sentire l'Avvocatura dello Stato perché insomma la faccenda è delicata e non ci sono precedenti e, caspita, stiamo parlando della seconda regione d'Italia. Dopodiché decide (…). Io invoco un atto di ‘rottura' totale rispetto a questa idiozia di cui stiamo parlando". De Luca spiega così quel che potrebbe accadere: "Renzi può approfondire, ma sapendo che se non cambia la legge tutto resterà come prima. Dopodiché decide. Lui (mi, ndr) sospende? Io ricorro alla Corte d'appello di Bari. La quale, di fronte a un analogo provvedimento del presidente del Consiglio, ha rimesso nelle sue funzioni pubbliche un consigliere regionale. Nel frattempo la giunta regionale che io nomino, compreso il vicepresidente, continua a lavorare sulla base del programma votato dai cittadini. Punto".

Mara Carfagna attacca De Luca: "Non dovevano candidarlo"

"Che ne sarà della Campania? Agnello sacrificale delle smodate ambizioni di un uomo e del cieco andare avanti senza riflettere di un altro. Vincenzo De Luca è stato eletto in Campania, ma la verità è che Vincenzo De Luca non doveva essere candidato. Lo scrive Mara Carfagna, portavoce di Forza Italia alla Camera dei Deputati, sul suo blog su Huffington Post.

M5S presenta esposto a Anticorruzione: "Renzi in conflitto d'interesse"

Il MoVimento 5 Stelle ha presentato un esposto all'Autorità anticorruzione e all'Antitrust ipotizzando un ‘conflitto d'interessi' del premier Matteo Renzi in merito alla sospensiva che pende sulla testa del presidente in pectore della Regione Campania Vincenzo De Luca. I parlamentari campani Girolamo Pisano, Angelo Tofalo, Silvia Giordano, Andrea Cioffi e Isabella Adinolfi, assieme al vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, al presidente della commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, e alla consigliera regionale Valeria Ciarambino scrivono: "Renzi – spiegano i portavoce 5stelle – ricopre un duplice ruolo che palesa un enorme conflitto d'interessi. Deve essere lui a firmare la sospensiva dovuta dalla legge Severino ma è anche la stessa persona che da segretario del Pd ha candidato De Luca, facendo per lui la campagna elettorale".

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