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Rione Sanità, i funerali di Genny Cesarano

Alle ore 7.30 nella chiesa di San Vincenzo in piazza della Sanità, l’addio a Gennaro Cesarano, il 17enne morto durante una sparatoria di camorra. Oltre mille persone hanno salutato lo studente ucciso in piazza San Vincenzo lo scorso 6 settembre.
A cura di Angela Marino
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Aggiornamento ore 9.30: Il corteo silenzioso ha accompagnato la bara di Genny attraverso via Sanità e via Vergini sciogliendosi all'incrocio tra vico Crocelle e via Doria. Le grida e gli applausi si sono spenti lasciando il posto ad un contrito silenzio. Tutte le serrande dei negozi erano abbassate in segno di lutto.

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Aggiornamento ore 8:55. La cerimonia è terminata. Prima di congedare la folla Padre Zanotelli ha chiesto il "lutto permanente del quartiere". "Fino a che le Istituzioni non ci daranno una risposta – ha detto il parroco –  esponiamo un segno di lutto alle nostre finestre".  All'uscita della chiesa la folla ha salutato il feretro gridando il nome di Genny. Decine di lanterne cinesi con dei messaggi sono state lanciate in volo insieme ai palloncini bianchi dagli amici del ragazzo.

L'omelia ai funerali di Gennaro Cesarano

Aggiornamento ore 8.20: "Abbiamo le mani grondanti di sangue: Chiesa, Istituzioni, politica, tutti abbiamo qualcosa da rimproverarci". Con queste durissime parole padre Aex Zanotelli ha iniziato il rito funebre alla presenza di centinaia di persone."Non è possibile che esistano due Napoli contrapposte – ha continuato Zanotelli – La Napoli bene e quella "malamente", quella dei quartieri bene e quella di Scampia, della Sanità di Ponticelli, una città incapace di conciliarsi". Padre Alex Zanotelli ha lanciato un appello alle istituzioni: "Tutti devono darci una mano e ascoltare il nostro grido. In questo quartiere stanno depotenziando tutto, anche il pronto soccorso."Dio non manderà nessuno a salvarci – ha aggiunto – tocca a noi, dobbiamo costruire una città riconciliata".

Strappato uno striscione anticamorra

Un lenzuolo bianco con la scritta rossa: "Genny vive nei nostri cuori…e la camorra ci ha ucciso" è stato strappato da un ragazzo poco prima dell'inizio della cerimonia funebre. A denunciare l'episodio la presidente della terza municipalità Giuliana Di Sarno: "Era uno striscione che avevo preparato io stessa stamattina, perché l'altro che avevamo preparato ieri era scomparso nella notte".

A celebrare la cerimonia con lui anche i sacerdoti Antonio Loffredo e Giuseppe Rinaldi. Presenti anche i parroci di Forcella, dei Quartieri spagnoli, di Ponticelli e San Giovanni a Teduccio. Il feretro è entrato in chiesa salutato da un lungo applauso. Tra i rappresentanti delle istituzioni presenti in chiesa il vicesindaco di Napoli, Raffaele Del Giudice e il presidente della municipalità Stella-San Carlo, Giuliana Di Sarno. Assente il sindaco di Napoli Luigi De Magistris che ieri in una nota aveva annunciato che non avrebbe preso parte alla cerimonia. Presenti anche il consigliere comunale Pietro Rinaldi e i consiglieri municipali Francesco Ruotolo e Ivo Poggiani.

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Palloncini bianchi e un drappo viola salutano addobbano la Chiesa di San Vincenzo alla Sanità nella quale sono appena iniziati i funerali di Gennaro Cesarano, il 17enne morto nel rione Sanità lo scorso 6 settembre sotto il fuoco delle pistole delle bande del territorio. Sono centinaia le persone che si sono raccolte a piazza San Vincenzo per l'ultimo saluto allo studente 17enne. All'ingresso della chiesa un gruppo di ragazzi si tiene per mano.

Tutti indossano le t-shirt bianche con la scritta "Genny vive", la stessa che giganteggia sullo striscione alla sommità dell'ingresso e su un altro identico posto sull'altare. Presenti anche le forze dell'ordine a presidiare la cerimonia che vede la partecipazione di tutto il quartiere. Per la cerimonia funebre infatti la Questura ha disposto l'inconsueto orario mattutino proprio allo scopo di evitare il blocco della circolazione nel quartiere del centro storico.

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