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Rubò in una gioielleria, incastrato dal Dna un anno dopo il furto

A finire in manette è stato un 19enne di Soccavo che nell’aprile del 2016 rubò orologi, gioielli e pietre preziose in una gioielleria del centro storico di Napoli.
A cura di Valerio Papadia
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Ormai, dopo oltre un anno dal misfatto, pensava di averla fatta franca, ma così non è stato. I carabinieri della stazione Napoli-San Giuseppe e quelli della Sezione Scientifica del Nucleo Investigativo di Napoli, su richiesta del gip della Procura, hanno arrestato F.G., 19enne di Soccavo, con l'accusa di concorso in furto aggravato. Nei suoi confronti è stata emessa una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari.

Il 19enne, insieme ad in complice, nell'aprile del 2016 aveva derubato un gioielleria in via Capitelli, a due passi da piazza del Gesù, al centro storico. Utilizzando la cosiddetta tecnica della spaccata – la rottura della vetrina del negozio – i due si erano introdotti nell'esercizio commerciale portando via 150 orologi e 600 grammi tra oro e pietre preziose. Determinanti per la cattura del ragazzo sono stati le immagini di videosorveglianza della zona e le impronte digitali rinvenute sul luogo della rapina.

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