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Salerno, dietro all’omicidio del carrozziere minacce e ricatti al fidanzato della figlia

Dietro l’omicidio del carrozziere Eugenio Tura De Marco potrebbero esserci minacce e ricatti esercitati dalla vittima nei confronti del fidanzato della figlia, reo confesso. Il ragazzo avrebbe rifiutato le avances dell’uomo: da qui sarebbero nati i continui litigi tra i due, tra cui quello fatale di sabato sera a Salerno.
A cura di Francesco Loiacono
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Emergono nuovi particolari sulla morte del carrozziere Eugenio Tura De Marco, ucciso sabato notte a Salerno dal fidanzato della figlia. Secondo quanto riferito dal quotidiano Il Mattino all'origine del delitto vi sarebbero ricatti e minacce portati avanti dalla vittima nei confronti del 21enne Luca Gentile, reo confesso. Il ragazzo, secondo la sua versione ora al vaglio degli inquirenti, avrebbe rifiutato le avances del carrozziere 60enne. Quest'ultimo avrebbe prima presentato la figlia al ragazzo – tra i due era nata da poche settimane una relazione -, poi però avrebbe iniziato a ricattarlo minacciandolo di non fargliela più vedere e poi passando a minacce più pesanti, anche di morte, nei confronti del ragazzo e di suo padre.

L'ultimo litigio sabato sera

Sarebbero queste minacce all'origine dell'ultimo fatale litigio tra i due: Luca Gentile sabato sera si è recato nell'abitazione del carrozziere in piazza D'Aiello, nel rione Fornelle, e lo ha ucciso con cinque coltellate. Quella mortale è stata sferrata al cuore. Adesso si attende l'autopsia e l'analisi dei cellulari della vittima e dell'assassino per trovare riscontri nella versione del giovane, che sarebbe confermata anche da alcuni messaggi su Whatsapp scambiati con il carrozziere.

Su Facebook la figlia della vittima sfoga il suo dolore

Nel frattempo, su Facebook, la giovane figlia del carrozziere ha deciso di sfogare tutti i sentimenti contrastanti che sta provando in questo momento sicuramente difficile per lei: anziché chiudersi nel silenzio la ragazza ha inondato la sua bacheca di link sull'omicidio e di messaggi in cui scrive di aver perdonato il suo fidanzato, ma allo stesso tempo di sentirsi divisa tra il dolore e l'amore per il padre e il sentimento nei confronti del suo ragazzo: "Divisa tra 2 beni in 2 mondi diversi è spartita a metà", ha scritto la figlia del carrozziere, che poche ore dopo il delitto e la confessione del fidanzato aveva scritto: "È brutto perdere 2 persone che ami nella stessa giornata m send i miurí m send sola".

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