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Asilo negato ai bambini campani: il 3% accede al servizio pubblico per l’infanzia

Secondo Save the Children, la Campania è maglia nera per quanto riguarda l’educazione di bambini e adolescenti in un Paese che resta fanalino di coda in Europa in materia. Al via dal 3 al 9 aprile la campagna “Illuminiamo il futuro” con eventi per sensibilizzare sull’importanza delle opportunità educative per la loro crescita.
A cura di Ida Artiaco
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Oltre un milione di minori in povertà assoluta, alle prese con problemi legati soprattutto all'educazione in ambito scolastico a causa delle disuguaglianze socio-economico e della presenza di infrastrutture non all'altezza dei loro sogni. È questa la fotografia scattata da Save The Children nel nuovo rapporto "Futuro in partenza? L'impatto delle povertà educative sull'infanzia in Italia". E l'immagine che ne deriva è quella di un Paese che, nonostante i passi in avanti degli ultimi anni, che hanno permesso di dimezzare dalla fine del 1990 ad oggi la percentuale di quanti hanno abbandonato precocemente gli studi, non riesce a far decollare le aspirazioni dei suoi ragazzi, restando fanalino di coda in Europa, seguita solo da Romania, Malta e Spagna, segno che la povertà educativa è un fenomeno in continua crescita.

Qualche dato? In Italia soltanto il 13% dei bambini minori di due anni d'età frequenta l'asilo o riesce ad usufruire di altri servizi pubblici per la prima infanzia. Nel 68% dei casi nella scuola primaria non esiste la possibilità di tempo prolungato, uno degli strumenti più importanti per combattere la povertà educativa. Non va meglio nelle classi della secondaria, dove la percentuale raggiunge quota 85%. Per non parlare della mensa scolastica, assente nel 48% dei casi, circa la metà degli alunni a livello nazionale. Eppure la buona alimentazione non solo garantisce lo sviluppo fisico ma anche la socialità e l'apprendimento dei ragazzi. Inoltre, anche per quel che riguarda le attività extra scolastiche, il numero di bambini e adolescenti che non partecipano ad attività culturali, ricreative e sportive è aumentato di 6 punti percentuali dal 2010 al 2013 (passando dal 59% al 65%), attestandosi attualmente al 60%. Insomma, una situazione difficile, che mette in serio pericolo il loro futuro.

"Il nostro è un Paese in cui non sono le pari opportunità a determinare i percorsi educativi e di vita dei ragazzi, ma lo svantaggio ereditato dalle famiglie – ha commentato Valerio Neri, direttore generale dell'Organizzazione internazionale dedicata dal 1919 a salvare i bambini in pericolo e a promuovere i loro diritti -. La povertà economica ed educativa dei genitori viene trasmessa ai figli, che a loro volta, da adulti, potrebbero essere a rischio povertà ed esclusione sociale. È un circolo vizioso che coinvolge e compromette il futuro di oltre un milione di bambini e che va immediatamente spezzato".

La situazione in Campania e al Sud

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La maglia nera a livello nazionale per quanto riguarda i servizi per i minori spetta alla Campania e al Sud in generale. Proprio in questa regione, nonostante i miglioramenti degli scorsi anni, si registra un livello più alto della media totale, circa il 19%, di cosiddetti early school leavers, ragazzi che hanno abbandonato precocemente la scuola, mentre solo un bambino su 20, pari al 3%, riesce ad accedere ai servizi pubblici per l'infanzia, tra i quali l'asilo nido, contro il 13% registrato in tutta la Penisola. Anche il tempo pieno è carente, assente nella quasi totalità della classi della scuola primaria e secondaria. In più, il numero dei ragazzi che non partecipa ad attività culturali continua a superare di molto la media nazionale (60%), attestandosi al 76%. Sono soprattutto i minori che provengono dalle famiglie più svantaggiate dal punto di vista socio-economico che subiscono le conseguenze più gravi di questo fenomeno in continua crescita: solo in Campania i minori in povertà relativa sono 1 su 5, quasi trecentomila in cifre.

"Illuminiamo il futuro", la campagna contro la povertà educativa

Per contrastare la povertà educativa che si registra in tutto il Paese, Save the Children ha lanciato, anche per il 2017,  la campagna "Illuminiamo il futuro", giunta alla sua quarta edizione. Dal 3 al 9 aprile sono previsti oltre 650 eventi su tutto il territorio nazionale, in cui saranno coinvolti enti, associazioni, scuole e istituzioni culturali per sensibilizzare sull'importanza delle opportunità educative per la crescita dei più piccoli. Soltanto in Campania sono in programma 40 iniziative, dal Concerto con Orchestra junior del Nucleo Sanitansamble nella Chiesa di San Severo nel quartiere Sanità, a percorsi di arte e cinema e alla pedalata per visitare la città da un punto di vista insolito. Per scoprire il calendario con tutti gli appuntamenti basta consultare il sito internet dedicato.

"Serve un impegno urgente e concreto da parte delle istituzioni sia a livello nazionale che locale – ha dichiarato Valerio Neri -. Non è accettabile che vi siano bambini costretti a vivere gravi deprivazioni materiali ed educative soprattutto al Sud, ma anche al Nord. Bambini e ragazzi che non solo non hanno la possibilità di costruirsi un domani, ma che non possono neanche sognarlo. Dobbiamo dare ad ogni bambino la possibilità di far decollare le proprie aspirazioni e i propri sogni".

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