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Sequestrato il parcheggio della Tav di Afragola: rifiuti nascosti nel terreno

Questa l’ipotesi della Procura di Napoli Nord, che ha disposto il sequestro: si pensa che nell’area dove è sorto il parcheggio della nuova stazione dell’Alta Velocità, mai bonificata, possano essere stati interrati dei rifiuti pericolosi.
A cura di Valerio Papadia
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Ha aperto da poco più di un mese, per l'esattezza lo scorso 6 giugno, la nuova stazione dell'Alta Velocità di Afragola ed è già al centro di vicende giudiziarie poco chiare. In questi minuti, infatti, i carabinieri del gruppo forestale stanno ponendo sotto sequestro probatorio l'area del parcheggio della stazione. Secondo le indagini, condotte dalla Procura di Napoli Nord, nell'area dove sorge lo spiazzo di sosta per le auto, mai bonificata, nemmeno in vista dell'inaugurazione della stazione, sarebbero stati interrati dei rifiuti pericolosi. Il sequestro si è reso necessario affinché gli inquirenti possano condurre tutti gli accertamenti necessari. Sul posto sono già arrivate le pale meccaniche e si procederà stesso nella giornata odierna agli scavi, per verificare l'effettiva presenza di rifiuti tossici nel terreno. Verrà prelevato un campione di terreno che verrà poi esaminato e che fugherà ogni dubbi sulla tossicità del materiale che è stato interrato.

Sulla stazione Tav di Afragola, dopo la sua apertura, si era già profilata l'ipotesi che, dietro gli appalti per la sua costruzione, come documentato da Fanpage.it, ci fosse l'ombra della camorra, e in particolare del clan Moccia. Inoltre, a pochi giorni dalla sua inaugurazione, all'interno della stazione erano arrivati i carabinieri del Nas a porre sotto sequestro il bar a cui mancava, sempre secondo indagini condotte dalla Procura di Napoli Nord, la certificazione di inizio attività.

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