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Sfuriata di De Luca a Salerno contro il governo: “Tagliati troppi soldi alle scuole”

Tagliati i fondi per i libri scolastici da 20 a 7 milioni nella sola provincia di Salerno, l’ex sindaco, oggi governatore regionale, alla carica contro il governo Gentiloni: “Non è l’unica delle scelte sbagliate che hanno fatto a Roma”.
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Venticinque milioni di euro per riuscire a mantenere aperte 550 scuole, tra cui 95 istituti di provincia e 23 in città solo a Salerno. È questa la sfida lanciata dal governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca e dal suo progetto ‘Scuola Viva', il programma triennale finanziato mediante risorse del Fondo Sociale Europeo con cui la Regione Campania realizza, a partire dall'anno scolastico 2016-2017, una serie di interventi volti a potenziare l'offerta formativa del sistema scolastico regionale, offrire iniziative culturali, sociali, artistiche e sportive ai ragazzi e alle famiglie, in particolare nelle realtà più difficili. Oggi il presidente della Regione ha salutato le scuole di Salerno al Teatro Augusteo e lo ha fatto con la solita veemenza che ha contraddistinto la sua carriera politica.

Un intervento particolarmente sentito da parte del governatore campano, che per oltre un decennio ha indossato la fascia tricolore a Salerno e che ha a cuore alcune questioni, come quella del taglio fondi per i libri. "C'è stato un taglio da parte del governo di diverse decine di milioni di euro per l'acquisto dei libri scolastici" ha detto De Luca che ha poi sottolineato come Palazzo Chigi non tenga conto delle esigenze degli studenti della provincia di Salerno. Secondo l'ex sindaco, infatti, il Comune in passato aveva a disposizione circa 20 milioni di euro per l'acquisto dei libri scolastici, oggi invece solo 7.

Ha poi continuato l'affondo contro l'esecutivo guidato da Paolo Gentiloni: "Una scelta sbagliata da parte del governo, ma non è l'unica delle scelte sbagliate che hanno fatto a Roma. Quando hanno tagliato le province, poi il taglio non è stato effettivo, hanno tagliato i soldi per le manutenzione degli edifici scolastici" ha insistito De Luca, ribadendo il concetto che in periodi di crisi si punta a tagliare sulla cultura e sul futuro dei figli, danneggiando così la scuola italiana, invece che in altri settori.  Il governatore, poi, ha chiuso il suo intervento rivolgendosi al corpo docenti e ai ragazzi degli istituti scolastici di Salerno.  "La scuola – sottolinea ancora De Luca – deve essere gioia, allegria, ma anche rigore e lo spirito di sacrificio".

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