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Spari contro la pasticceria Poppella, le lacrime di Ciro: “Sto male, non dovevano farlo”

Le lacrime di Ciro, il proprietario della pasticceria Poppella. Al Rione Sanità la guerra di camorra non è mai finita e il clima di intimidazione non è mai cessato. Eppure pochi se ne interessano, se non quando esplode il fatto eclatante.
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Via Arena alla Sanità è la parte finale dell'imbuto che inizia in via Vergini e conduce al Rione, per poi allargarsi nella piazza di San Vincenzo, ‘o munacone, dove c'è la chiesa dalle mille attività e molteplici storie. «La realtà è che stamattina mi hanno toccato e io sto male, vi dico la verità, non dovevano farlo» dice Ciro Scognamillo. Che tutti chiamano Ciro Poppella a identificare il nome con l'attività e la fatica quotidiana. Tre generazioni di lavoratori e una consapevolezza: «La Sanità è la mia gioia e il mio dolore» dice con la voce rotta dall'emozione guardando la vetrinetta dilaniata dai proiettili esplosi stamattina presto da persone a bordo di moto.

A pochi passi c'è un'altra eccellenza gastronomica del rione Sanità: c'è Concettina ai Tre Santi, di Ciro Oliva, pizzeria stellata Michelin. I poliziotti, intanto, raccolgono bossoli fuori. E una domanda si fa prepotente: cosa è successo? Perché qualcuno ha voluto toccare una pasticceria-simbolo del rione, sapendo bene che l'intimidazione si sarebbe trasformata in un caso nazionale? Una richiesta estorsiva? Un avvertimento verso una realtà imprenditoriale in chiara espansione? Un ribadire il controllo del territorio da parte dei clan in lotta (Sequino contro Vastarella) vicolo per vicolo, strada per strada, piazza per piazza?

Il copione prevede ora l'indignazione. E indignazione sarà: via-vai di politici locali dalla pasticceria del Rione Sanità, si riaccendono i riflettori su una zona che anziché prepararsi all'anniversario dei 50 anni dalla morte di uno dei suoi figli illustri, Totò, è invece preda del far west quotidiano. Una polveriera che può esplodere a tutte le ore del giorno e della notte, se lo ricorda bene chi ha seguito la vicenda del povero Genny Cesarano, morto in strada, vittima di una stesa di camorra i cui responsabili sono stati arrestati nonostante l'omertà del rione. Che anche oggi non è sfuggito alla regola del «niente saccio».

Il fiocco di neve, oro bianco del Rione Sanità, il bignè che ha consentito a Poppella di aprire nuove sedi e moltiplicare il suo volume d'affari, oggi ha un retrogusto troppo amaro ed è di difficile digestione. Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris invoca più forze dell'ordine in una zona in cui tuttavia anche l'Amministrazione comunale ha da tempo abdicato al suo ruolo di ordine e controllo. Zero vigili urbani, zero arredo urbano, zero manutenzione, zero regole, partendo dalle più elementari fino a quelle fondamentali della civile convivenza tra esseri umani. Che ne vuoi sperare?

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