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Teano, furto al monastero di Santa Caterina, rubati i pomelli del portone

Rubati i pomelli del portone dell’antico monastero fondato dalla principessa Clarice Orsini, nel XVI secolo. Le due impugnature, ora probabilmente sul mercato nero degli oggetti d’arte, sono irriproducibili e quindi di valore incalcolabile.
A cura di Angela Marino
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L'ingresso del monastero di Santa Caterina, a Teano (Caserta). Foto di Vincenzo Lerro.
L'ingresso del monastero di Santa Caterina, a Teano (Caserta). Foto di Vincenzo Lerro.

Deturpato l'antichissimo portone del cinquecentesco monastero di santa Caterina, a Teano (Caserta). All'ingresso, la porta appare mutilata dei pregiati pomelli di ottone e ferro battuto. Le due impugnature sono state asportate da ignoti nella zona dei portoni attigui alla foresteria. Il furto è stato scoperto dai fedeli che sono soliti pregare all'interno della chiesa adiacente al chiostro, i quali, passando davanti all'ingresso hanno immediatamente notato la mancanza dei due maniglie. Impossibile, finora, identificare gli autori del furto, non essendovi testimoni o tracce che possano condurre all'identità dei ladri che ora hanno in mano i due preziosi pomelli, ormai irriproducibili, il cui valore risulta dunque difficilmente stimabile. L'antico convento era stato fondato a Teano nel 1554 dalla principessa Clarice Orsini.

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