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Terra dei fuochi, De Luca: “Ad aprile via le prime ecoballe”

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha annunciato la rimozione delle prime ecoballe dalla Terra deI Fuochi. Commenta l’ex governatore Stefano Caldoro: “Noi, senza aiuto del governo, abbiamo tolto 250mila tonnellate a 25 euro, oggi a 130. Perché questo spreco?”
A cura di An. Mar.
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Saranno rimosse le prime ecoballe dalla Campania a fine aprile. È l'annuncio del governatore della Campania Vincenzo De Luca, a Lira Tv. "A fine aprile – ha detto il presidente De Luca – cominceremo lo svuotamento dei 5 milioni e mezzo di ecoballe dai suoli della Campania. Abbiamo concluso l'affidamento dei primi cinque lotti. Stiamo vincendo una sfida storica". "A fine aprile – ha spiegato – partiranno i primi camion. Saranno le prime 500mila tonnellate a lasciare la nostra regione. Il capitolato, inoltre, consente di procedere con procedura negoziata, o alle cinque aziende aggiudicatarie o ad altre aziende accreditate, all'affidamento di un altro lotto. Quindi, già oggi, c'è la copertura per un milione di ecoballe". Tutti step del piano per il "completamento della bonifica delle discariche ed al progetto in corso per il  risanamento della Terra dei Fuochi".

All'annuncio del presidente della Regione Campania ha fatto seguito quasi subito il commento di Stefano Caldoro: "Noi, senza aiuto del governo, abbiamo tolto 250mila tonnellate a 25 euro, oggi a 130. Perché questo spreco? . "L'invidia continua a dominare le affermazioni dell'ex presidente Stefano Caldoro – replica il vicepresidente della Campania Fulvio Bonavitacola. "Invece di compiacersi da campano che 500.000 tonnellate vanno via, la spara nel mucchio in modo scomposto e platealmente fuori tono. Le 200.000 tonnellate di cui egli parla sono state conferite al Termovalorizzatore di Acerra in cinque anni. Con quel ritmo per rimuovere 5.600.000 tonnellate occorrono 23 anni. Il Termovalorizzatore di Acerra gode degli incentivi Cip6 pagati con la bolletta elettrica. Quindi ha potuto praticare costi d'incenerimento non di mercato, perché finanziato da altre risorse pubbliche. L'attuale amministrazione, rinunciando ai Termovalorizzatori ed ai fondi Cip 6 già previsti, ha fatto risparmiare risorse pubbliche per oltre 700 milioni di euro. Quindi più di quello che spenderemo per risolvere l'intero problema in quattro anni. Del resto, vorrei spiegare a Caldoro che se in una gara si vince col 3% di ribasso vuol dire che non c'è grasso che cola e che i costi sono stati calcolati alla perfezione, senza consentire speculazioni a nessuno. In quale altra parte d'Italia si aggiudicano gare col 3% di ribasso? Nonostante l'avvicinarsi della primavera Caldoro continua a cinguettare malissimo".

"I 450 milioni che Renzi ha dato alla Regione servono per svuotare il sito di Taverna del re a Giugliano, per smaltire quelle maledette ecoballe. Ma Taverna del re non è la Terra dei fuochi". Così invece don Maurizio Patriciello, parroco anti-roghi del parco Verde di Caivano, nel Napoletano. "Bisogna avere il coraggio della verità – ha affermato intervenendo a un convegno sugli ecoreati – ben venga il coraggio di smaltire l'immondizia di Giugliano, su questo non ci sono dubbi, però la questione Terra dei fuochi non è stata affrontata".

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