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Terra dei Fuochi, De Luca annuncia: “Al via analisi su latte materno e QrCode”

Il nuovo governatore della Regione Campania annuncia i primi obiettivi del piano di monitoraggio ambientale nella Terra dei Fuochi. Al via analisi sul latte materno e capelli nella popolazione del territorio. A breve anche l’attivazione del QRCode, il “codice” che certifica la qualità dei prodotti dell’agricoltura e della pastorizia campane.
A cura di Angela Marino
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Come anticipato sin dal suo discorso da neo presidente eletto, all'indomani della tornata elettorale del 31 maggio, la priorità della consiliatura di Vincenzo De Luca, sarà la Terra dei Fuochi. Il neogovernatore ha confermato i suoi obiettivi illustrando il nuovo piano della futura giunta, all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno a Portici, attore principale del progetto. Primo passo: riabilitare l'agricoltura campana con un'informazione corretta, scevra da inutili allarmismi rendendo facilmente accessibili ai consumatori le caratteristiche, la provenienza – e la salubrità – dei prodotti. Come fare? Portando alla sua fase operativa il progetto QrCode, avanzato e sostenuto dalla precedente giunta Caldoro, che ne illustrò fasi e modalità.

Cos'è il QrCode?

Il sistema elaborato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno a Portici prevede per ogni singolo prodotto agricolo campano un contrassegno, una sorta di codice a barre, che va letto con il telefonino. Avvicinando lo smartphone al codice appariranno sul dispaly tutte le informazioni sul prodotto: analisi del prodotto (recenti e pregresse) e geolocalizzazione della ditta produttrice. Al progetto, aderiscono tutte le aziende interessate a fornire informazioni sulla tracciabilità dei prodotti commercializzati, sfruttando un "bonus" assegnato loro dalla Regione e spendibile presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici. La nuova governance riprenderebbe quindi un piano elaborato già dalla società Sviluppo Italia ai tempi della giunta Caldoro e realizzato con la consulenza di Pellegrino Cerino, rinviato a giudizio per reati ambientali nel processo "Chernobyl" presso il tribunale di Salerno e il cui ruolo nel progetto non mancò di suscitare polemiche (video).

Le analisi sulla popolazione

Esami sul latte materno delle donne residenti nel Casertano eseguiti anni fa restituirono risultati preccupanti, rilevando un'alta presenza di diossina. Per questo le indagini verranno aggiornate ed estese dal nuovo piano: "Attraverso un controllo di capelli e latte materno – ha detto De Luca presentando il progetto all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno a Portici– abbiamo la possibilità di controllare la presenza di inquinanti". "È un primo elemento di civiltà. Se non partiamo dalla serenità che diamo a mamme e neonati credo saremmo una terra di barbari, non in Europa". Una fotografia delle condizioni di salute della popolazione del territorio sarà fornita anche dalla tanto attesa messa a punto del Registro tumori, già attivato ma mai esteso a tutta la Campania. 

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