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Terra dei Fuochi, discarica abusiva sequestrata a Caivano: era piena di amianto

La Polizia Metropolitana di Napoli ha sequestrato un’area di 20mila metri quadri, una volta adibita a fabbrica, su cui sorgevano due capannoni zeppi di amianto e altri rifiuti pericolosi. La Procura ha ipotizzato il reato di disastro ambientale.
A cura di Valerio Papadia
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Alcune lastre di amianto
Alcune lastre di amianto

È una vasta operazione, volta a contrastare i danni ambientali, quella portata a termine dagli agenti del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Città Metropolitana di Napoli. Gli agenti hanno sequestrato a Caivano, nella cosiddetta Terra dei Fuochi, un'area di 20mila metri quadri adibita a discarica abusiva, sulla quale sorgeva la fabbrica Proim, dismessa nel 2006. Nella fattispecie, sotto la lente di ingrandimento degli agenti, guidati dal Comandante Lucia Rea, sono finiti due capannoni, di circa 4mila metri quadri ciascuno, all'interno dei quali sono state ritrovate tonnellate di rifiuti pericolosi e scarti di lavorazione; in particolare, uno dei due era pieno di amianto in cattivo stato di conservazione e quindi pericolosissimo per la salute. Inoltre sono stati ritrovati scheletri di automobili contenenti alcuni bidoni dal dubbio contenuto.

La pericolosità della discarica è aggravata dalla vicinanza a numerose abitazioni. Nel frattempo, la Procura di Napoli Nord ha ipotizzato il reato di disastro ambientale, a cui potrebbero aggiungersi i reati di gestione illecita di rifiuti e di inquinamento della falda acquifera sottostante.

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