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Tuccillo commissario Iacp per 36 giorni: “Mandato via per il libro su De Magistris”

Dopo appena un mese di mandato il commissario straordinario per l’Iacp decade: l’Istituto Autonomo delle Case popolari non esiste più, verrà inglobato dalla nuova agenzia regionale per l’edilizia popolare. Ma Bernardino Tuccillo era stato invitato a dimettersi prima. Il motivo? Pressioni del consigliere Franco Moxedano sul governatore De Luca. “Stavo facendo un lavoro importante contro la camorra, assurdo essere stata fermato così”.
A cura di Angela Marino
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L'esperienza di commissario straordinario dello Iacp per Bernardino Tuccillo è durata poco più di tre settimane. La nuova guida dell'Istituto Autonomo delle Case popolari formalmente non è più in carica perché l'ente non esiste più: è stato abolito da una norma della Regione Campania che lo ingloba nell'Acer, l'Agenzia Campana per l'Edilizia Residenziale. Eppure al timone dell'ente l'ex assessore al Patrimonio della giunta de Magistris era stato messo proprio dal governatore della Campania Vincenzo De Luca. Tanto basterebbe a giustificare la fine di una esperienza durata 36 giorni, se, in una conferenza stampa di fuoco, l'ex commissario non avesse annunciato i reali motivi della fine di questo management.

"Sono stato invitato a rassegnare le dimissioni dal Presidente della Regione Campania", ha detto davanti ai giornalisti convocati al primo piano della sede Iacp di via Morelli. "Il consigliere regionale Franco Moxedano – accusa Tuccillo – ha sollevato proteste riguardo al mio ruolo per un libro nel quale io lo avrei attaccato (il riferimento è al volume ‘Il sindaco con la bandana. De Magistris e la rivoluzione fallita', edito da Centoautori). "Mi stupisco del fatto che certe rimostranze vengano accolte considerando che il consigliere – che ha ormai annunciato il suo appoggio a De Magistris – non è più un elemento decisivo della coalizione di De Luca". Questo il motivo principale – non l'unico – della fine dell'esperienza direttiva dell'Istituto che ora passerà sotto la guida di Romeo Gentile, dirigente della Regione Campania che assumerà l'incarico a titolo gratuito.

Dunque, l'ostilità del consigliere regionale Moxedano sarebbe pesata a tal punto da determinare la decisione nei suoi riguardi. "Eppure – riflette Tuccillo – tanta solerzia nel sollecitare l'abbandono di una carica non c'è stata nel caso del consigliere regionale Pd, Stefano Graziano (indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, ndr) o per lo stesso Enrico Coscioni, consigliere per la Sanità del Presidente De Luca, (indagato per aver esercitato pressioni su un manager del settore, ndr.). E la vicenda appare ancora più strana se si considera che era già in previsione la cancellazione dell'ente, allora, perché, si domanda Tuccillo, chiamare un politico di lungo corso a ricoprire questo ruolo e non un dirigente interno ad interim? Resta senza risposta la domanda. Mentre altri interrogativi si pongono.

Tuccillo, addio a Iacp: al palo i progetti

Quale è stato l'operato del commissario straordinario nell'ultimo mese? Qual era la direzione che stava imprimendo alla politica dell'Istituto? Di qualche settimana fa la notizia dell'operazione di sgombero di tutti i pregiudicati condannati per 416 bis, ovvero per associazione camorristica, dalle palazzine che occupano abusivamente. Si parla del risanamento di rioni come il Parco Verde, dove nelle palazzine di edilizia popolare Iacp due bambini sono stati uccisi. "Siamo sotto i riflettori nazionali, stavamo facendo un lavoro importante" ammette l'ex assessore. Alla domanda di Fanpage.it sul peso che questo lavoro di sradicamento della camorra possa aver avuto sulle condizioni che hanno portato alla fine del suo mandato, Tuccillo risponde: "Se così fosse sarebbe molto grave, ma una cosa è certa: tutti gli schieramenti politici si sono congratulati per questa iniziativa e per il lavoro svolto, solo dalla Regione Campania non è giunto neanche un sms".

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