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Ucciso in due giorni dalla leucemia. Choc a San Gennaro Vesuviano per Luigi, appena 9 anni

Dolore a San Gennaro Vesuviano per la morte del piccolo Luigi Simonetti, stroncato da una malattia in appena 48 ore. E c’è chi rimette in correlazione le morti di giovani con i veleni della Terra dei fuochi.
A cura di Redazione Napoli
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La sofferenza e la morte fanno parte di quel grande mistero che è la vita. Ma come si può accettare che in due giorni, quarantott'ore appena, da una diagnosi, seppur gravissima, di leucemia, un ragazzino di 9 anni muoia? Choc nella piccola comunità di San Gennaro Vesuviano, alle falde del vulcano partenopeo, per il piccolo Luigi Simonetti, strappato alla vita da un male che non gli ha dato nemmeno la possibilità di iniziare a lottare. Grande il cordoglio per la scomparsa del piccolo, che frequentava la scuola elementare nell’istituto Capoluogo, figlio di una famiglia conosciuta e rispettata nella zona. I funerali, hanno avuto luogo sabato 10 dicembre alle ore 15 nella parrocchia dei Santi Gioacchino ed Anna.

Sono tanti, oggi, coloro che tornano a interrogarsi sul perché di queste morti giovanissime. E della questione dell'inquinamento di acqua, aria e terra, della cosiddetta ‘Terra dei Fuochi', della quale non parla ormai più nessuno, parlano coloro che si trovano in questo momento a dover dare una spiegazione a ciò che è doloroso e inspiegabile.

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