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Un 15enne si sente male in spiaggia, soccorritori aggrediti: “Perdete tempo!”

L’episodio è accaduto ieri alla spiaggia libera di Pastena. Sono volati insulti, sberle e spintoni. Secondo gli altri bagnanti i volontari della Misericordia stavano impiegando troppo tempo per caricare il ragazzo sull’ambulanza.
A cura di Enrico Tata
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Un ragazzo si sente male in spiaggia, arrivano i soccorritori, ma vengono aggrediti e insultati. Il motivo? Secondo gli altri bagnanti stavano perdendo troppo tempo nel caricare il giovane sull'ambulanza. Spiaggia libera di Pastena, pomeriggio di ieri. Un 15enne gioca a fare i tuffi dagli scogli, ma si sente male in acqua. Viene portato a riva, ma rimane incosciente. La chiamata ai volontari della Misericordia arriva alle 16.42. Dopo tre minuti l'ambulanza arriva sul posto e cominciano le operazioni di soccorso. Il ragazzo viene stabilizzato e caricato sul mezzo, ma è proprio in questo frangente che si scatenano contestazioni, insulti e aggressioni anche fisiche nei confronti dei volontari.

Secondo chi è in spiaggia i soccorritori ci mettono troppo tempo per caricare il ragazzo. Volano insulti, sberle, spintoni, qualcuno tira anche delle pietre sul vetro dell'ambulanza. All'autista arrivano frammenti di vetro in un occhio. "I miei volontari stavano effettuando le operazioni previste dai protocolli. Prima di mettere un paziente in ambulanza si effettua una stabilizzazione. Alcune persone che assistevano hanno iniziato a inveire contro l’autista, il medico e l’infermiera perché secondo loro stavano perdendo tempo. Non sanno, probabilmente, che un paziente, che nel caso specifico era un minore che non stava oggettivamente bene, non si carica a bordo di un’ambulanza come un sacco di patate", spiega a Il Mattino il presidente della Misericordia Giuliano Califano. Il ragazzo, nonostante tutto, dopo pochi minuti è in ospedale. Ancora poco chiare le cause del suo malore, ma potrebbe aver ingerito troppa acqua e rischiato di annegare. Intanto la polizia sta raccogliendo sull'episodio di violenza accaduto in spiaggia. Saranno comunque i volontari della Misericordia a decidere se sporgere o meno denuncia.

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