Un grosso topo morto in centro storico: nessuno rimuove la carogna

“Mi scusi potete gentilmente prelevare la carcassa di quel ratto…lo vede li all'angolo con via Costantinopoli?” Risposta: “No nun l'aggia' fa je. Avita chiamma all'ufficio ‘o nummer verde. Avita chiamma ‘a carogna, accussi' se chiamma, ‘a carogna…ma mo' è tardi!”. Questa la risposta di un operatore dell’Asia alla segnalazione di un cittadino, Edgar Colonnese, titolare di una storica libreria del centro storico di Napoli. Colonnese, esasperato, ha postato sul suo profilo Facebook la foto del ratto. “Ho capito –scrive – che le mie titubanze sul fotografare sono inutili. i turisti con gli smartphone stanno riprendendo a josa la pantegana…e infine ho cercato di celare la carogna. Adesso chiamo l’Asia. Ovviamente pe perdere ‘o tiempo. Benvenuti turisti e cittadini.E scusate se non l'ho prelevato”.

Tante le critiche ricevute dal libraio: alcuni lo accusano di “radicalchicchismo”, altri gli dicono che quel ratto poteva tranquillamente spostarlo lui senza fare troppe storie. “Iesce for ‘o magazzino e pulezza ‘a via, invece di creare ad arte polemiche ferragostane per tirare la volata ai capitalisti del mattone!”, gli scrive un cittadino sul profilo.

La risposta del libraio

Dopo le tante critiche ricevute, Colonnese ha risposto così ancora sul suo profilo Facebook: “Una cosa io non ho ancora capito, mi si accusa di aver presentato una brutta immagine di Napoli, di avere attaccato l'amministrazione, di essere un radical chic alla ricerca del I like, di essere un bambino che si diverte e adesso volete pure fare una campagna per non comprare libri qui da noi e quindi boicottare la libreria. Va tutto bene. Pero vorrei sottolinearvi che le mie critiche costruttive per risolvere un problema che puo sempre ripresentarsi erano rivolte all'operatore dell'Asia di ieri mattina e al disservizio Asl che a mio modestissimo parere con il caldo dovrebbe operare anche nei festivi. Riportatemi solo un rigo di critica al sindaco Luigi de Magistris. Mi dispiace che stimati e autorevoli rappresentanti di questa amministrazione si stanno lasciando andare a briglia sciolta a giudizi acritici e strumentali Il famoso topo è in un cestino dei rifiuti l'avessi messo io sarei stato accusato di contribuire alla diffusione di malattie”.