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Utilizza farina proveniente dall’Est e forse nociva: chiuso un forno a Caserta

L’operazione dei carabinieri è scattata a Pastorano, nella provincia di Caserta. I militari hanno sequestrato 120 chili di farina che si è scoperto provenire dall’Est Europa e che ora – si aspettano i risultati delle indagini – potrebbe rivelarsi persino nociva.
A cura di Valerio Papadia
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Potrebbe nascondersi un traffico illegale di polvere bianca dietro al sequestro avvenuto qualche giorno fa a Pastorano, in provincia di Caserta. Stavolta, però, non si parla di cocaina, bensì di farina. I carabinieri del Nas, come scrive Il Mattino, qualche giorno fa hanno sequestrato ben 120 chili di farina nel deposito della ditta "Molino Frantoio Palmesano", forno molto noto nella cittadina del Casertano. L'ingente quantitativo di farine era conservato in pessime condizioni igienico-sanitarie, ma adesso c'è il dubbio che dietro il sequestro possa celarsi qualcosa di molto più grande e pericoloso.

Per ora non c'è nessun allarme, dal momento che si aspettano i risultati degli esami effettuati sulla merce sequestrata, ma gli inquirenti sospettano che la farina possa essere contaminata e quindi nociva per l'essere umano se ingerita. Il sospetto nasce dall'intuizione che la farina, come detto di provenienza est europea, arrivi in Italia presso appositi canali illegali grazie ai quali si salta tutta la trafila dei controlli non solo fiscali e burocratici, ma anche igienico-sanitari.

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