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Vallo della Lucania, protesta in ospedale: striscia a terra col femore rotto. L’Asl smentisce

Sarebbero di una falsa notizia le immagini choc pubblicate sul profilo Facebook del consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli. L’uomo, che striscia a terra nel reparto di ortopedia del San Luca col femore rotto per protestare contro i continui rinvii dell’operazione per la quale era stato ricoverato, non aveva in realtà nulla di tutto questo. “Dimesso con la diagnosi di lombosciatalgia”.
A cura di Ida Artiaco
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Ha creato un certo clamore la protesta nel reparto di ortopedia dell'ospedale San Luca di Vallo della Lucania, in provincia di Salerno.Un anziano paziente si è infatti trascinato a terra col femore rotto per protestare contro il personale per il continuo rinvio dell'operazione a cui doveva essere sottoposto già dai giorni scorsi. In realtà, non si tratterebbe di nulla di tutto ciò. La Asl di Salerno ha infatti smentito la notizia, sottolineando come l'uomo sia stato poco dimesso con la diagnosi di lombosciatalgia. "È stata travisata", è affermato in una nota ufficiale del distretto sanitario.

Le immagini choc del degente erano state pubblicate sul profilo Facebook di Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale della Campania in quota verdi oltre che componente della Commissione Sanità. "La protesta – si legge – è per il trattamento ricevuto, anche perché, per più giorni, gli avrebbero imposto il digiuno preoperatorio e poi non lo hanno operato. Una ingiustizia inaccettabile". L'operazione sarebbe stata rinviata più volte per carenza di personale. Essendoci medici e infermieri in numero minore rispetto a quanto richiesto dalla struttura, gli interventi programmati dovrebbero passare in secondo piano se si presentano urgenze, che hanno sempre la precedenza. Situazione che si è verificata proprio con l'anziano paziente. "L'episodio – continua Borrelli – lascia interdetti perché non si può tenere una persona con una frattura in attesa per otto giorni per essere operato perché un intervento del genere andrebbe garantito entro 48 ore e per il costo che un ricovero così lungo comporta".

Non è la prima volta, inoltre, che il nosocomio del salernitano entra nel mirino della magistratura e degli scandali di malasanità, come ha sottolineato lo stesso Borrelli. Proprio nell'ospedale di Vallo della Lucania morì Francesco Mastrogiovanni, il maestro ricoverato per un tso e poi deceduto 48 ore dopo per il trattamento ricevuto nel luglio del 2009.

La smentita dell'Asl di Salerno: "La notizia è stata travisata"

Tuttavia, dopo qualche ora dalla diffusione del video, la Asl di Salerno ha spiegato che la notizia "è stata travisata". Lo ha dichiarato, attraverso un comunicato, all'AGI il direttore sanitario dell'ospedale, Adriano De Vita, che ha sottolineato che "il paziente è stato ricoverato nel reparto di ortopedia dal pronto soccorso intorno alle 3 di lunedì scorso e dimesso ieri alle 13 con la diagnosi di lombosciatalgia". Dunque, non ci sarebbe nessuna rottura del femore e, di conseguenza, nessun intervento chirurgico da fare. "Il medico di reparto – ha continuato De Vita -, avvisato della presenza di un paziente disteso a terra, è prontamente intervenuto. Inoltre, lo stesso paziente dichiarava di essersi volontariamente disteso a terra ritenendo, arbitrariamente, di dover essere sottoposto a trattamento chirurgico urgente di protesizzazione di anca, non veniva preparato per l'intervento". A quel punto il medico avrebbe rassicurato l'uomo dicendogli di non aver bisogno di alcun intervento chirurgico. "Interpellati, i parenti del paziente – si legge ancora nella nota ufficiale – riferivano che essendo molto ansioso e a tratti ipocondriaco, già in altre occasioni ha avuto manifestazioni eclatanti rispetto a problematiche di salute di poco conto".

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