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Vincenzo De Luca contro i giornali: “Non comprateli, meglio una pastiera o un babà”

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha attaccato nuovamente i giornali e i giornalisti. In occasione del forum “insieme per il diabete” ha invitato i partecipanti a non leggere e comprare i giornali: “Anziché comprare i giornali comprate una pastiera o un babà così evitate di intossicarvi il fegato e di leggere bestialità”. Poi, su Facebook, la precisazione: “Parlo di singoli personaggi, non mi rivolgo alla categoria”.
A cura di Francesco Loiacono
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Vincenzo De Luca attacca nuovamente i giornali e i giornalisti. In occasione del forum "Insieme per il diabete", il governatore della Campania ha rivolto dure accuse a parte della stampa, invitando in sostanza i partecipanti al forum a boicottarla. De Luca stava parlando del piano di rientro della Sanità campana (per cui è stato nominato commissario lo scorso luglio): "Ricordo che siamo in Piano di rientro quindi dobbiamo fare sempre i conti con le compatibilità finanziaria del nostro sistema, ma credo saremo in grado di fare un lavoro eccellente se manteniamo la concentrazione rispetto agli obiettivi – ha detto il governatore ai partecipanti al forum, aggiungendo – Vi chiedo di darci una mano. Il lavoro in cui siamo impegnati è gigantesco e potrà avanzare se ci sarà il coinvolgimento prima emotivo e morale di centinaia di persone e poi medico-scientifiche e organizzativo. Credo che questa consapevolezza sia scattata, c'è la passione di professionisti, medici, infermieri e amministrativi che capiscono che è cominciata in Campania una vera e propria rivoluzione".

De Luca: Evitate di intossicarvi il fegato e leggere bestialità

A questo punto è arrivato il duro attacco al mondo dell'informazione. Parlando ai presenti, e rivolgendosi anche ad alcuni giornalisti, De Luca ha detto: "Una sola raccomandazione, non leggete i giornali. Anziché comprare i giornali comprate una pastiera o un babà così evitate di intossicarvi il fegato e di leggere bestialità". I toni e le parole usate sono state particolarmente duri: "Parliamo di gente che spara titoli ad capocchiam, conoscete gli ultimi episodi ma procederemo come dovuto soprattutto rispetto al presunto cadavere abbandonato al Cardarelli. È una vergogna", ha concluso De Luca.

La precisazione: Parlo di singoli personaggi, non della categoria

Successivamente, su Facebook, il governatore ha precisato quanto detto, spiegando che si riferiva a singoli personaggi, e non alla categoria: "Libertà di stampa. Chi la difende può difendere anche chi diffonde notizie false? Nulla di nuovo: si estrapola una frase dal discorso, si omette il riferimento rivolto ai numerosi giornalisti presenti (“parlo di singoli personaggi, non mi rivolgo alla categoria che svolge un lavoro difficile e prezioso…”), ed è polemica – ha scritto De Luca – Lo ribadiamo: massimo rispetto per la funzione critica dell’informazione, pilastro della democrazia. Massimo disprezzo per chi diffonde false notizie. Chi ha dei dubbi, ascolti la registrazione".

Nel 2015 l'attacco a Report: Atti di camorrismo giornalistico

Nonostante la precisazione, restano le dure parole rivolte contro alcuni giornalisti. Non è d'altronde la prima volta che il "vulcanico" governatore li attacca. Nel settembre del 2015 nel mirino di De Luca era finita un'inchiesta della trasmissione Report di Rai Tre. All'epoca De Luca aveva parlato di "atti di camorrismo giornalistico" compiuti dalla rete di Stato: parole che avevano provocato la dura reazione dell'allora direttore Andrea Vianello. Un attacco dello stesso tipo, con parole simili, era stato mosso da De Luca lo scorso aprile all'agenzia "Omninapoli", per un fuorionda dello "sceriffo" sul sindaco De Magistris. In quell'occasione l'Ordine dei giornalisti della Campania e il Sindacato unitario dei giornalisti della Campania avevano preso posizione con una nota: "De Luca è spesso arrogante nei confronti della stampa, non sopporta le critiche e di frequente neppure le domande, ma ora ha superato ogni limite".

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