24 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Why Not, De Magistris: “Profondo rammarico per la sentenza. Un’occasione sprecata”

Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris ha commentato così la sentenza di primo grado del Tribunale di Salerno sull’inchiesta Why Not. Ieri i giudici della prima sezione Penale ha assolto tutti gli imputati.
A cura di Enrico Tata
24 CONDIVISIONI
Immagine

"Da parte mia c'è profondo rammarico. Questo verdetto non lo considero una sconfitta di Luigi De Magistris, ma un'occasione persa, ancora una volta, per ricostruire una verità giudiziaria nel nostro paese". Così il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, all'indomani della sentenza di primo grado del Tribunale di Salerno sull'inchiesta Why Not. I giudici della prima sezione Penale ha assolto tutti gli imputati, accusati di concorso in corruzione in atti giudiziari per aver ordito un complotto ai danni dell'allora pubblico ministero di Catanzaro, Luigi De Magistris.  "C'è rammarico perché sono passati anni e anni da quella vicenda così grave e si stenta ha ricostruire anche solo piccoli segmenti di verità giudiziaria. C'è rammarico perché so che in quegli atti c'è la prova e non perdo la fiducia che, un giorno, si possa ricostruire il puzzle della verità", ha detto ancora il primo cittadino di Napoli.

Ieri i giudici di Salerno hanno assolto Salvatore Murone, ex procuratore aggiunto di Catanzaro, Giancarlo Pittelli, ex coordinatore regionale di Forza Italia in Calabria e Giuseppe Galati, ex sottosegretario alle Attività produttive. "I principali responsabili di quanto avvenuto – ha detto De Magistris – sono coloro che decisero non solo il mio trasferimento da Catanzaro, ma soprattutto il trasferimento assolutamente illegittimo dei magistrati che, originariamente, stavano svolgendo le indagini. Un trasferimento, avvenuto nel 2009, che ha minato all'origine il processo e ha reso tutto più difficile. Io continuerò a portare quella verità fuori dai luoghi giudiziari perché la democrazia non vive solo nei luoghi delle istituzioni, anzi, ultimamente la democrazia vive soprattutto per strada. Io sono un uomo delle istituzioni e un uomo di strada"

24 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views