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A Napoli migliaia di mascherine per bambini non a norma ma regolarmente in vendita

Oltre 2.500 mascherine per bambini non a norma sequestrate dalla Guardia di Finanza a Napoli: erano di scarsa qualità e potenzialmente pericolose per la salute dei più piccoli. Nel corso dell’operazione, recuperati altre migliaia di prodotti contraffatti. In un deposito, scoperti 8 container di scarpe di marca risultate essere falsi d’autore.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Le mascherine sequestrate dalla Guardia di Finanza.
Le mascherine sequestrate dalla Guardia di Finanza.
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Ancora una maxi-sequestro di mascherine non a norma a Napoli: migliaia di esemplari, tra cui quelle per bambini, sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza durante i controlli del territorio. In totale, sono stati oltre 60mila gli articoli contraffatti rinvenuti, tra cui oltre 2.500 mascherine per bambini. I controlli sono avvenuti in due distinte fasi, prima al mercato della Maddalena di Napoli e poi a Mugnano: nei guai due persone, entrambe denunciate per contraffazione e ricettazione.

Oltre 2.500 mascherine per bambini sequestrate a Mugnano

A Mugnano di Napoli, i Baschi Verdi hanno fermato un 38enne originario di Melito durante un normale controllo su strada, che è risultato coinvolto in un traffico di prodotti contraffatti. I finanzieri hanno così sottoposto anche un suo magazzino, dove sono stati ritrovati 5.700 articoli contraffatti tra libri da colorare, spinner e braccialetti, tutti con marchi falsi di personaggi per l'infanzia (come LOL, Pj Msasks e Bing), nonché 2.600 mascherine per bambini, tutte di scarsa qualità e non a norma, risultate così essere potenzialmente pericolose per la salute dei più piccoli, visto che non facevano assolutamente nulla per proteggerli da alcun rischio sanitario.

Otto container di scarpe false, nei guai un cittadino cinese

In un'altra operazione, le Fiamme Gialle hanno invece scoperto un 47 enne di origini cinesi che, durante l'analisi dei flussi commerciali al mercato della Maddalena di Napoli, era entrato in un deposito container, prelevando dal suo interno diverse scatole. Dai controlli, è emerso che tutti i container contenessero in realtà scarpe di marchi famosi, tutti rigorosamente falsi: Nike, Fila, Adidas e altre ancora, pronte a essere vendute come "falsi d'autore", visto che erano identiche a quelle originali ma a prezzi molto più contenuti proprio perché falsi.

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