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Acqua, bollette troppo salate: cittadini in piazza contro i rincari

Cittadini, comitati e sindaci del comuni della provincia di Napoli e Salerno hanno marciato a Napoli, fino a Palazzo Santa Lucia, per protestare contro il rincaro delle tariffe dell’acqua. Nel mirino dei contribuenti la società a Gori, a prevalente capitale pubblico, che si occupa dell’approvigionamento idrico dei comuni della zona.
A cura di An. Mar.
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Al grido di "Via la Gori dai nostri territori", si è aperta la manifestazione che ha visto cittadini, comitati e anche i sindaci di alcuni comuni in marcia da piazza Matteotti fino a palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania, per protestare contro le tariffe dell'acqua. Erano migliaia le persone hanno partecipato al "No Gori Day", contro la gestione dell'acqua e le tariffe applicate da parte della Gori, società a prevalente capitale pubblico che si occupa del servizio idrico in diversi comuni della provincia di Napoli e di Salerno. In corteo i rappresentanti di alcuni dei Comuni dell'Ato 3 (Ambito territoriale ottimale) Sarnese-Vesuviano per manifestare contro le "bollette pazze" notificate a molti cittadini dell'area. Tra gli striscioni anche uno con la scritta: "Basta!!! No alla Gori, bruciamo le bollette pazze". In piazza bandierine con il segnale di divieto e la scritta "Gori", manifesti e cartelloni utilizzati anche in occasione del referendum per il sì all'acqua pubblica, bandiere del Movimento 5 Stelle e di Sel.

"Una manifestazione e una partecipazione dovute per sensibilizzare tutti su una vicenda che colpisce i cittadini". A parlare è Salvatore Bottone sindaco di Pagani, in provincia di Salerno in merito al "No Gori Day", sulla questione dell'acqua, tariffe e regolamentazione, al quale era presente il gonfalone del Comune. "Abbiamo avuto la disponibilità di Caldoro per sostenere la nostra iniziativa – dice – con il Governo affinché sia rivista la norma nazionale che ha portato a questa situazione che colpisce tutti i cittadini". Una mobilitazione in difesa di "diritti e cittadini", ribadisce insieme con il sindaco di Nocera Superiore, Giovanni Cuofano. "Siamo arrivati, con amministratori e sindaci, a Palazzo Santa Lucia – sottolineano – ma non è un'iniziativa contro la Regione quanto per chiedere alla Regione di schierarsi con noi, per difendere i diritti e chiedere al Governo un intervento immediato".

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