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Esplosione nel Golfo di Napoli: la Marina fa brillare una bomba

I subacquei del gruppo Sdai della Marina Militare fanno brillare un vecchio ordigno bellico con circa 120 chili di tritolo nello specchio d’acqua antistante il Lungomare del Golfo di Napoli.
A cura di Redazione Napoli
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ESPLOSIONE-ORDIGNO-GOLFO-NAPOLI

Un ordigno bellico risalente alla Seconda Guerra Mondiale è stato fatto brillare stamane nello specchio d'acqua antistante il Lungomare di Napoli dai subacquei del nucleo Sdai, Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi. Spettacolare la fontana d'acqua dal mare a testimoniare il forte carico esplosivo dell'ordigno, potenzialmente molto pericoloso. Il video dell'operazione è stato pubblicato su Twitter, con tanto di ringraziamenti ai subacquei del nucleo Sdai con il classico "Bravo Zulu" il segnale navale di solito abbreviato in Bz che sta a significare "fatto buon lavoro".

La bomba conteneva 120 chili di tritolo

La bomba pesava 250 libbre e aveva all'interno circa 120 chili di tritolo. Era stata ritrovata da un sommozzatore a pochi metri dalla testata del Molo Angioino, dove attraccano abitualmente le grandi navi da crociera. L'intervento dei sommozzatori della Marina è cominciato all'alba: l'area interessata è stata interdetta a tutte le attività marittime e l'ordigno è stato trasportato a circa 3 miglia al largo del Porto di Napoli. La bomba è stata fatta brillare alle 10.18 dopo le verifiche sull'assenza di fauna marina nel tratto di mare. L'esplosione ha provocato un'alta colonna d' cqua ed è stata registrata dalle apparecchiature dell'Osservatorio Vesuviano, preventivamente informato. Solo nel 2016 la Marina Militare ha assicurato la bonifica dei fondali, delle coste e dei porti italiani rimuovendo e distruggendo oltre 9 mila ordigni esplosivi.

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