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Il 17 giugno si ricorda Beato Ludovico Palmentieri da Casoria

Fra Ludovico da Casoria è una prestigiosa figura napoletana che seppe destreggiarsi nel delicato momento tra la caduta dei Borboni e l’avvento del Regno d’Italia, con l’unico scopo di fare del bene agli ultimi, in particolar modo ai giovani africani portati in Occidente come schiavi. Viene ricordato dalla Chiesa il 17 giugno, nella ricorrenza della sua vestizione religiosa.
A cura di Redazione Napoli
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Arcangelo Palmentieri, divenne fra Ludovico da Casoria a 18 anni entrando a far parte dei Francescani Alcantarini. Nacque da Candida Zenga e Vincenzo Palmentieri a Casoria, il 17 giugno del 1832, terzo di cinque figli. Concluso il periodo del novizio nella vicina Nola, divenne sacerdote il 4 giugno 1837 e il suo primo incarico fu insegnare matematica e fisica nei seminari della sua regola. Tra il 1847 e il 1848 visse un momento molto complicato, dovuto a una grave malattia. Ma una volta guarito cambiò profondamente il suo modo di agire nella vita e le sue convinzioni. Ristabilitosi, diede nuovo impulso al Terz’Ordine di San Francesco e aprì una piccola farmacia per i confratelli e i sacerdoti terziari poveri nel convento di San Pietro ad Aram a Napoli. Si impegnò molto nel sostegno degli scugnizzi di Napoli e in special modo si adoperò per i giovani africani portati in Occidente come schiavi, dietro consiglio di don Niccolò Battista Olivieri. Nel 1854 accolse due bambini e due anni dopo nove bambini di colore vivevano e studiavano nel convento La Palma allo Scudillo, alcuni di loro furono battezzati dal cardinale di Napoli. Nel 1857 con l'aiuto di re Ferdinando riuscì a riscattare dodici bambini che andò a prendere lui stesso a Alessandria d'Egitto. Il suo impegno fu tale che in pochi anni i locali de La Palma erano insufficienti a contenere tutti e ancora una volta il re lo sostenne comprando un edificio poco distante.

Dalla sua amicizia con madre Anna Lapini, la fondatrice delle Povere Figlie delle Sacre Stimmate di San Francesco d’Assisi, più note come Suore Stimmatine, nacque un progetto simile per le bambine, era il 10 maggio del 1859. Nel 1859 Fra Ludovico fondò i Terziari Francescani della Carità, detti anche Frati Bigiche che oggi però non esistono più e nel 1864 estese il progetto istituendo le Suore Francescane Elisabettine dette altrimenti Bigie. Il suo impegno si spostò a Assisi dove il 17 settembre del 1871 fondò l’Istituto Serafico per i bambini disabili, dedicandolo a san Francesco. Padre Ludovico seppe destreggiarsi bene nel delicato momento della caduta dei Borboni e l'avvento del Regno d'Italia. Riuscì a tessere profonde amicizie con personaggi oggi rilevanti nella Chiesa come Caterina Volpicelli, oggi santa e Bartolo Longo, beato. Quest'ultimo noto per essere stato l'ideatore del Santuario della Madonna del Rosario di Pompei. Fra Ludovico morì a Napoli il 30 marzo 1885, all'età di 71 anni. Viene ricordato dalla Chiesa il 17 giugno, nella ricorrenza della sua vestizione religiosa. Attualmente è sepolto all’Ospizio Marino in via Posillipo a Napoli, che lui stesso creò per i pescatori poveri e malati della zona.

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