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San Salvatore si celebra il 6 agosto, nel giorno della Trasfigurazione di Gesù

Salvatore è uno dei nomi più noti e diffusi a Napoli e nel resto della regione Campania: compare infatti nell’elenco dei venti nomi maschili più ricorrenti all’ombra del Vesuvio. Sia la Chiesa Cattolica che quella Ortodossa ricordano Salvatore il 6 agosto nel giorno della Trasfigurazione di Gesù sul Monte Tabor.
A cura di Redazione Napoli
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Il nome Salvatore è uno dei più antichi nomi della tradizione cristiana che letteralmente significa "il salvatore", "colui che salva". Il termine affonda le sue radici dalla parola greca "Soter" che successivamente è stata tradotta in ebraico con l'appellativo Yĕhošūa’, che era il nome di Gesù. Il nome Salvatore ha una buona diffusione in tutta Italia, ma è particolarmente ricorrente in Campania e a Napoli, dove rientra tra i venti nomi maschili più usati.

Salvatore si festeggia il 6 agosto, nel giorno in cui la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa ricordano la Trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor. La trasfigurazione è un episodio della vita del Messia che viene descritta nei tre vangeli sinottici di Marco, Matteo e Luca. In accordo con tali Vangeli, Gesù salì sul monte Tabor con i discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni e in loro presenza cambiò aspetto: fu circondato da una luce splendente e ricoperto di vesti candide.

La data della celebrazione di questa importante ricorrenza cristiana si fa risalire al fatto che secondo una tradizione l'episodio sia avvenuto quaranta giorni prima della crocifissione di Gesù. Le prime celebrazioni in Occidente si fanno risalire al IX secolo a Napoli, nei paesi germanici e in Spagna, e solo successivamente in Francia nel X secolo e nei secoli XI e XII a Roma.

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