La storia di Dino Valdi, il sosia di Totò: ai funerali la gente pensò ad un fantasma
Quando si palesò ai funerali di Totò alcune persone guardandolo si sorpresero così tanto da accusare un malore. «È Totò, sta qui in mezzo alla folla!». In realtà non si trattava del Principe della Risata che purtroppo era morto qualche giorno prima bensì dell'attore Dino Valdi il suo sosia. Valdi, al secolo Osvaldo Natale entrò nel mondo del cinema e poi per anni fu utilizzato da Totò per via della sua incredibile somiglianza con l'attore che ne faceva una controfigura eccezionale.
In due periodi Antonio De Curtis usò la somiglianza con Dino Valdi. Il primo fu quando occorreva girare scene in esterna. Totò preferiva i teatri di posa e non uscire, dunque in molti casi si faceva supportare dal sosia. Un esempio su tutti? "Totò al Giro d'Italia": le scene dell'attore in bici in strada erano tutte girate da Valdi.
L'altra situazione fu invece più triste. Quando Totò iniziò ad avere problemi di salute e di vista fu sostituito per le scene in movimento e in piedi da Dino Valdi, come in "Uccellacci e uccellini", l'ultimo film di Totò, diretto da Pier Paolo Pasolini. Nei casi più difficili ne fu doppiata anche la voce dall'attore napoletano Carlo Croccolo che aveva il suo stesso timbro.
In segno d'omaggio per la lunga amicizia e assistenza sul set , l'ultima compagna del Principe della risata, Franca Faldini, donò a Valdi il vestito, le camicie, gilet, le scarpe e una delle celebri bombette nere.