Ladri in mare, rubate ostriche del valore di 30mila euro
Furto in mare. Prelevati dal porto di Torre del Greco, in provincia di Napoli, 1.500 chili di ostriche e quindici i «lanterne», ovvero, cesti di rete multipiano usati per ospitare i molluschi. Una refurtiva che frutterà ai ladri ben 30mila euro. Quando titolari dell'impianto che coltiva e produce i frutti di mare nelle acque al largo del porto torrese si sono recati nello stabilimento non hanno trovato altro che il vuoto. Tutto sparito durante la notte: merce, sacchi e ogni altra cosa necessaria a trasportare i pregiati molluschi. L'episodio è stato immediatamente denunciato ai Carabinieri che stanno indagando non solo per identificare i responsabili del furto, ma anche per monitorare la la trafila che i prodotti seguiranno sul mercato ittico.
Le ostriche rubate verranno immesse nel mercato nero della vendita di prodotti ittici senza che siano state sottoposte ai controlli che certifichino che si tratti di alimenti non pericolosi per il consumo. Con il bottino sono stati portati via anche i campioni destinati ai normali controlli dell'Asl. Un furto inusuale, ma certo non impossibile per chi, come dimostrano i fatti, conosceva bene le vulnerabilità della zona portuale, sprovvista di telecamere di sorveglianza e di controlli. Una situazione di rischio denunciata più volte dagli operatori della zona: «Purtroppo da un po' di tempo – dichiarano a Il Mattino – lamentiamo una carenza di controlli lungo il porto e più in generale nelle aree bagnate dal mare. Prima insieme con gli uomini della Capitaneria, che svolgono un eccellente lavoro, c'era il supporto dell'unità navale dei carabinieri, alla quale si era pensato di aggiungere un servizio analogo curato dalla polizia municipale. Purtroppo questa unità non è stata mai attivata, e da alcuni anni anche quella dell'Arma non è più operativa.