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Covid 19

Campania, stop ai baretti alle 23: commercianti contro l’ordinanza di De Luca

Riparte oggi la Movida in Campania e dalle Camere di Commercio arriva un appello a tutta la cittadinanza al senso di responsabilità. Il presidente di Confesercenti Campania Vincenzo Schiavo avverte: “Il problema non sono i gestori. Se chiudiamo alle 23 le persone non restano a casa. Dobbiamo mettere le imprese in condizione di lavorare”. Mentre il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola, invece, chiede “poliziotti di bottega, per vigilare sulla sicurezza”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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foto di repertorio
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Massima attenzione sulla movida che in Campania riparte ufficialmente oggi, dopo due mesi di stop per il Coronavirus, grazie alla ordinanza 49 del Governatore Vincenzo De Luca che ha fissato però la chiusura dei locali alle ore 23. Dalle Camere di Commercio di Napoli, Salerno, Caserta, Benevento e Avellino arriva un appello a tutta la cittadinanza al senso di responsabilità, sulla scorta di quanto chiesto ieri dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Ma il presidente di Confesercenti Campania Vincenzo Schiavo rilancia: "Il problema non sono i gestori. Se chiudiamo alle 23 le persone non restano a casa. Dobbiamo mettere le imprese in condizione di lavorare". Mentre il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola, invece, chiede "i poliziotti di bottega, per vigilare sulla sicurezza dell'azienda, che interverranno laddove il cliente non ha un comportamento corretto e lo richiameranno a tutela di clienti e dipendenti". La ripresa della movida è stata al centro della conferenza stampa promossa dalle cinque Camere di Commercio della Campania, insieme con le principali associazioni a livello regionale del Commercio e dell’Artigianato, che hanno rivolto a tutti i cittadini un “invito alla responsabilità”. Tra i vari progetti in campo, convenzioni per le piccole e medie imprese con le grandi piattaforme di e-commerce e bandi per il turismo sostenibile per il Covid.

Confesercenti, Schiavo: "No alla chiusura dei locali alle 23

"La chiusura dei locali della movida alle ore 23 – afferma Vincenzo Schiavo, Confesercenti Campania – determinerà per tutti gli esercizi un danno commerciale ed economico spaventoso, considerato che detti esercizi iniziano la loro attività dalle ore 22.00 in poi. È una richiesta che facciamo in base alle numerosissime telefonate ed email provenienti dai nostri esercenti che svolgono la loro attività nei centri storici delle città". Confesercenti in queste settimane ha sempre creato un dialogo e un confronto costruttivo con la Regione e in tal senso sa benissimo che l’ordinanza “intende prevenire eventuali contagi per il comportamento irresponsabile di persone che non attendono alle norme sanitarie indicate per la prevenzione del contagio da Covid – 19″. “C’è piena disponibilità dei nostri esercenti a far rispettare i protocolli e le linee guida di prevenzione al virus. Chiediamo però di sospendere tale ordinanza e il limite delle ore 23 per sensibilizzare la Prefettura, i Comuni, le Forze dell’Ordine e la Polizia Municipale dei Comuni della Regione, affinché controllino pedissequamente gli affollamenti e i conseguenti comportamenti delle persone che accedono ai pubblici esercizi, evitando in tal modo comportamenti non confacenti alle disposizioni nazionali e regionali sulla prevenzione sanitaria al Covid – 19″. Non solo, perché Confesercenti Campania intende collaborare anche in tal senso con le Istituzioni. «Contestualmente gli esercenti che, in queste ore, hanno provveduto ad acquisire quanto necessario per la propria attività dopo mesi di inoperosità, daranno la massima collaborazione anche con l’aiuto di addetti al controllo delle attività di intrattenimento e spettacolo, per contenere la presenza della clientela osservando le norme del distanziamento e della protezione, oltre a tutto quanto è d’obbligo nei regolamenti e linee guida". "Il concetto per noi è semplice – conclude il presidente Schiavo -, se si crea assembramento non è certo a causa di un bar aperto oltre le 23 ma dipende dalla gente. L'affollamento viene fuori comunque, anche con i baretti chiusi, se non c'è la volontà delle persone di rispettare le regole, se non ci sono controlli e se non c'è attività di prevenzione ed educazione culturale. Gli esercenti vogliono lavorare, senza assembramenti, negli orari consoni".

Napoli, Fiola: "Serve il poliziotto di bottega"

"Tra venti giorni – spiega Ciro Fiola, presidente della Camera di Commercio di Napoli – faremo il consiglio con una variazione di 40 milioni di euro in bilancio. Al turismo andranno 12 milioni che condivideremo con le associazioni. Un aumento del tributo camerale che significa 8 euro per una piccola e media impresa. Spenderemo circa 50 milioni in totale, perché 10 li abbiamo già in bilancio. Fondi distribuiti nel rispetto delle normative. Aiuti su interessi passivi del prestiti, voucher per il turismo e la formazione per le nuove disposizioni Covid. Non stiamo indietro con i tempi, anzi, stiamo facendo i salti mortali".

Salerno, Prete: "Prudenza su apertura altre regioni da 3 giugno"

Invita alla prudenza alla riapertura agli spostamenti dalle altre regioni dal 3 giugno Andrea Prete, presidente Camera di Commercio Salerno: "La Campania dall'inizio ha retto benissimo, De Luca ha dato il giusto input. La regione ha vissuto due momenti: i due rientri dal Nord, il primo non governato, il secondo ben governato. Il meccanismo è molto fragile. Se dal 3 giugno si apre a tutte le regioni, ai comportamenti responsabili nostri, vanno aggiunti quelli di chi viene qui. A Milano si contano tanti morti. Chi opera male, fa male a se e agli altri. Ognuno di noi è un poliziotto. Tutti possiamo essere colpiti dalla stupidaggine degli altri. Dobbiamo difenderci rispettando le regole. Quando parliamo di movida tra i giovani assistiamo spesso soprattutto tra i giovani atteggiamenti sciolti e non responsabili. Stiamo organizzando un evento a Paestum per i prossimi mesi con il maestro Riccardo Muti, la data è ancora da definire".

Caserta, De Simone: "Un lockdown bis sarebbe devastante"

"Abbiamo vissuto in Campania un lockdown in anticipo – spiega Tommaso De Simone, presidente della Camera di Commercio di Caserta – grazie a un tempestivo intervento di De Luca che ci ha evitato guai peggiori. Ora si riaprono ristoranti e bar un po' alla volta, ma spesso non ci sono atteggiamenti responsabili da parte degli utenti. Noi invitiamo tutti al senso di responsabilità, perché un lockdown bis sarebbe un disastro per il turismo, la ristorazione e i bar. Occorre uno sforzo comune di responsabilità. È necessario che gli imprenditori assumano un occhio vigile. Ma soprattuto che gli utenti, soprattutto i ragazzi, stiano attenti, perché spesso si raggruppano senza rispettare le regole".

Avellino, La Stella: 7 milioni per imprese in Irpinia

"Lunedì – dichiara Oreste La Stella, presidente della Camera di Commercio di Avellino – abbiamo approvato l'assestamento del bilancio 2020 che prevede 6,9 milioni per l'Irpinia con misure straordinarie connesse alla ripresa del sistema imprenditoriale. Abbiamo due bandi già aperti a 360 gradi legati alla prima fase del Covid, per l'abbattimento del tasso di interesse passivo, anticipando interessi passivi per contratti stipulati con gli istituti di credito nel 2020. Noi anticipiamo fino a 2500 euro. Il secondo bando è volto a supportare le aziende per nuovi costi legati al rispetto delle regole per far sì che tutte le attività siano messe a norma per acquisto di Dpi".

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