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Napoli, senza l’uomo che inquina il mare torna blu: via Caracciolo come la Sardegna

Le acque del Golfo di Napoli belle e trasparenti come non mai. Per l’agenzia regionale Arpac la qualità è eccellente da Coroglio al Lido Mappatella, ma è stata rinviata a data da destinarsi la stagione balneare. A causa del Coronavirus, infatti, c’è il divieto assoluto di tuffi e nuotate., disposto dai decreti del Governo che limitano gli spostamenti all’essenziale.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il mare di Napoli come la Sardegna. Acque cristalline in questo periodo di Coronavirus. Con i trasporti marittimi ridotti al lumicino e i cittadini a casa, l'inquinamento va giù. Zero bottigliette, carte e rifiuti nelle acque del Golfo. Perfette per la balneazione, anche per la Regione Campania, che nel bollettino Arpac, l'Agenzia Regionale per l'Ambiente, pubblicato a fine marzo dà il bollino azzurro per quasi tutta la costa del capoluogo partenopeo, ma sono dati basati sui rilievi degli scorsi anni, perché attualmente i prelievi sono sospesi. In altri tempi, gli scogli del lungomare sarebbero già stati presi d'assalto dai primi temerari in costume per qualche tuffo. Oggi è tassativamente vietato dalle norme per il Coronavirus sia nazionali che regionali. Anche l'Arpac avverte che i dati pubblicati non sono ancora quelli aggiornati, ma basati sulle medie degli ultimi 4 anni. I prelievi di aprile sono stati sospesi e rinviati a data da destinarsi.

Rinviato l'inizio della stagione balneare 2020

L'agenzia regionale per l'ambiente della Campania aggiunge che “l’avvio della stagione balneare 2020 è posticipato a seguito dell’emergenza sanitaria da covid-19”. "Il giudizio di idoneità di inizio stagione balneare, espresso in delibera- spiega l'Arpac – deriva dall'analisi statistica degli ultimi quattro anni di monitoraggio in base agli esiti analitici di due parametri batteriologici: escherichia coli ed enterococchi intestinali ritenuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità indicatori specifici di contaminazione fecale". Ad ogni modo, nella delibera regionale appena approvata le acque di Napoli sono promosse a pieni voti.

Livello “eccellente” da Coroglio a Marechiaro, a Posillipo e a Castel dell'Ovo, come si legge dalla mappa interattiva sul sito Arpac. “Buona” la qualità al Lido Mappatella di via Caracciolo e a Santa Lucia. Di qualità “scarsa” e quindi in zona rossa non balneabile, solo l'area di Vigliena a San Giovanni a Teduccio, oltre ovviamente alle zone portuali. Ma anche senza dati aggiornati ufficiali, l'acqua ad occhio nudo appare trasparente come nei migliori periodi. Ai napoletani, insomma, non resta altro che sognare, nell'attesa che l'emergenza passi, consapevoli che al ritorno le acque del Golfo saranno più pulite che mai.

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