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Non si ferma all’alt e travolge la volante di polizia: bloccato dopo un inseguimento

Un 23enne napoletano è stato fermato dopo aver accelerato alla vista di un posto di blocco da parte della polizia sul corso Umberto I di Napoli. Dopo aver speronato una volante, è scappato verso il Borgo degli Orefici ma è stato rintracciato nei pressi del Rione Mercato, su vai Carlo Celano, dove è stato bloccato.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Vede un posto di blocco delle forze dell'ordine, ma invece di fermarsi decide di forzarlo: e per farlo, non esita ad accelerare e speronare anche una macchina della polizia, ferendo due agenti. Alla fine però è stato raggiunto, identificato e denunciato: si tratta di un 23enne napoletano, già noto alle forze dell'ordine stesse per reati specifici, che ora deve rispondere di svariati reati, tra cui resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e danneggiamento. La vicenda è accaduta la scorsa notte lungo il corso Umberto I, la lunga arteria che dalla zona della stazione di Napoli Centrale arriva fino a Piazza Giovanni Bovio.

L'uomo si trovava alla guida della propria automobile ad alta velocità, incappando poi in un posto di blocco: alla vista degli agenti, però, non si è fermato ma si è dileguato nei vicoli di Borgo Orefici dopo aver anzi accelerato la propria marcia, finendo anche per speronare la volante della polizia. Ma gli agenti del commissariato dei Decumani lo hanno rintracciato e bloccato in via Carlo Celano, una traversa del corso Arnaldo Lucci che si trova alle spalle del Rione Mercato. L'uomo è stato così identificato ed è risultato essere un ventitreenne napoletano con precedenti specifici di polizia: per lui, ora, le accuse sono di  resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni personali e danneggiamento. Non è chiaro perché alla vista delle forze dell'ordine l'uomo abbia voluto accelerare volutamente per tentare la fuga. Ma si tratta di un mistero che verrà dissipato forse da egli stesso una volta chiamato a rispondere di questi reati davanti all'autorità giudiziaria competente.

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