335 CONDIVISIONI

Piazza del Plebiscito: storia e leggende di uno dei luoghi simbolo di Napoli

Piazza Plebiscito è il simbolo della di Napoli. Ecco tutto quello che, forse, non sapete su uno dei luoghi simbolo della città partenopea: come arrivarci, dove trovare parcheggio, cosa vedere nei dintorni, tra il Palazzo Reale e la chiesa di San Francesco di Paola, e il gioco di attraversarla bendati.
A cura di Ida Artiaco
335 CONDIVISIONI

Piazza del Plebiscito è uno dei luoghi simbolo di Napoli. Situata nel cuore del centro storico, alla fine di via Toledo, con la sua superficie di oltre 25mila metri quadrati è la più grande della città e una delle maggiori in tutta Italia. Delimitata ai lati dal famoso colonnato, è lateralmente chiusa dal palazzo della Prefettura e da Palazzo Salerno, dal Palazzo Reale e dalla Chiesa di San Francesco di Paola. Ecco tutto quello che c'è da sapere su Piazza del Plebiscito, come  e cosa visitare, come arrivarci e la sua storia.

Come arrivare | Pianta e struttura | Cosa vedere e vedere | Storia | Leggende e curiosità | Eventi

Piazza del Plebiscito a Napoli (Wikipedia)
Piazza del Plebiscito a Napoli (Wikipedia)

Come arrivare a piazza del Plebiscito

Piazza del Plebiscito si trova nel cuore del centro storico di Napoli, tra la fine di via Toledo, tra le maggiori vie dello shopping del capoluogo partenopeo, e dopo piazza Trieste e Trento, e il Lungomare. Arrivare qui è facile, ma è consigliato farlo con i mezzi pubblici. In particolare, si può prendere la linea 1 della metropolitana e scendere alla fermata "Municipio" o "Toledo" e proseguire per qualche metro a piedi, oppure la Funicolare Centrale che dal Vomero arriva fino a piazzetta Augusteo. In alternativa, ci sono anche le linee di pullman R2 da piazza Garibaldi e 140 da Mergellina. È inoltre collegata alla sottostante via Ferdinando Acton mediante l'ascensore Acton, il cui utilizzo è gratuito e la cui gestione è affidata all'Azienda napoletana mobilità (ANM). Se decidete di spostarvi con la macchina, date le difficoltà di trovare parcheggio, potrete far sostare le vetture in uno dei garage a pagamento nei dintorni, come il Grangarage Napoli (via Santa Maria Cappella Vecchia 30/m) e il Supergarage (via Shelley 11).

Pianta e descrizione della piazza

Pianta di piazza del Plebiscito a Napoli
Pianta di piazza del Plebiscito a Napoli (Wikipedia)

Si è soliti dividere piazza del Plebiscito in due parti: la prima ai piedi della basilica di San Francesco di Paola segue una forma semicircolare, mentre l'altra, che confina all'estremità con il Palazzo Reale ed è determinata nei lati brevi dalle cortine dei palazzi gemelli ha una forma più rettangolare. Nei centri delle due zone si trovano, isolate, le due statue equestri di Carlo III di Borbone (iniziatore della dinastia borbonica) e di suo figlio Ferdinando I, realizzate dal Canova e dal suo allievo Antonio Calì. Famoso è il gioco di attraversare la piazza bendati o a occhi chiusi in linea retta, partendo dalla porta del Palazzo Reale, che si trova proprio al centro fra le due statue equestri, ma praticamente nessuno riesce nell’impresa.

Cosa vedere e vedere a piazza del Plebiscito

Basilica di San Francesco di Paola

Basilica di San Francesco di Paola in piazza del Plebiscito a Napoli
Basilica di San Francesco di Paola in piazza del Plebiscito a Napoli (Wikipedia)

È una basilica minore di Napoli, che si trova all'estremità di piazza del Plebiscito. Considerata tra i più importanti esempi di architettura neoclassica italiana, fu costruita nell'Ottocento per volontà di Ferdinando I delle Due Sicilie dopo la cacciata dalla città di Gioacchino Murat. Il suo colonnato si ispira a quello di San Pietro a Roma, mentre la forma ricorda quella del Pantheon. Alle sue spalle si innalza la collina di Pizzofalcone, dove secondo la tradizione nacque il primo nucleo abitato dell'antica Partenope. Si può visitare la chiesa gratuitamente tutti i giorni dalle ore 07:30 alle 12:00 e dalle 15:30 alla 18:00 e durante i festivi dalle 08:30 alle 12:30. Per ulteriori informazioni chiamate il numero 081.7645133.

Palazzo Reale

Si trova a piazza del Plebiscito, di fronte alla basilica di San Francesco di Paola. È una delle quattro residenze usate dai Borbone di Napoli durante il Regno delle Due Sicilie, oltre che uno dei luoghi d'arte più importanti della città, che fa registrare sempre il tutto esaurito tra i turisti. Si può visitare tutti i giorni dal lunedì alla domenica, escluso il mercoledì che resta chiuso, ed è previsto l'ingresso gratuito per una serie di categorie, oltre che ogni prima domenica del mese, come studenti, under 25 e giornalisti. Si ricorda che parte del Palazzo Reale ospita la Biblioteca nazionale di Napoli, il cui accesso si trova sull'adiacente Piazza Trieste e Trento ed è libero.

Palazzo della Prefettura

Palazzo della Prefettura di Napoli
Palazzo della Prefettura di Napoli (Wikipedia)

Il Palazzo delle Prefettura, noto anche come Palazzo della Foresteria, è sede dell'omonimo organo istituzionale che governa il territorio provinciale. Alle spalle dell'edificio, su piazza Trieste e Trento,  c'è l'ingresso al Caffè Gambrinus, storico bar napoletano e tra i più famosi d'Italia. Così come lo conosciamo oggi, il palazzo fu costruito nell'Ottocento sulla macerie di un ex convento domenicano. L'opera fu iniziata dall'architetto Leopoldo Laperuta e terminato poi da Antonio Niccolini.

Palazzo Salerno

Palazzo Salerno a Napoli
Palazzo Salerno a Napoli (Wikipedia)

Ubicato di fronte il Palazzo della Prefettura in piazza del Plebiscito, fu edificato alla fine del XVIII secolo per opera dell'architetto messinese Francesco Sicuro. Attualmente è sede di uffici militari del Comando Forze Difesa Interregionale Sud. Costruito alla fine del Settecento, divenne prima la residenza del generale John Acton e poi sede dei ministri di Stato di sua maestà borbonica. Il nome, invece, deriva da uno dei figli di Ferdinando IV, che nei primi anni dell'Ottocento fu nominato principe di Salerno.

Tunnel borbonico

Percorso in zattera attraverso il Tunnel Borbonico
Percorso in zattera attraverso il Tunnel Borbonico (Facebook)

Per chi voglia fare visitare anche uno dei luoghi di Napoli sotterranea, nei dintorni di piazza del Plebiscito è possibile visitare il Tunnel (o Galleria) borbonico, a circa 40 metri di profondità. L'ingresso è in via del Grottone 4. Il sito è così chiamato dal nome del re Ferdinando II di Borbone, che nel 1853 ne stabilì la realizzazione per creare un collegamento segreto tra piazza Vittoria, dove era appostato l'esercito borbonico, e il Palazzo Reale, da dove il sovrano sarebbe potuto fuggire in caso di pericolo, anche se il progetto non fu mai portato a termine. Tra i vari percorsi a disposizione, ce ne è uno che permette di andare in zattera su un piccolo fiume sotterraneo nelle viscere della città che conduce proprio fin sotto piazza del Plebiscito.

Breve storia di piazza del Plebiscito

Immagine storica di piazza del Plebiscito quando era adibita a parcheggio pubblico
Immagine storica di piazza del Plebiscito quando era adibita a parcheggio pubblico

L'enorme spazio dove oggi sorge piazza del Plebiscito, la più famosa di Napoli, ospitava già un vasto slargo nel 1543 in conseguenza della costruzione all'epoca di un palazzo Vicereale voluto da Don Pedro de Toledo. Tuttavia, fu solo con la costruzione del Palazzo Reale che ebbe inizio anche il progetto di realizzazione di piazza del Plebiscito, affidato all'architetto Domenico Fontana. In origine si chiamava "largo di Palazzo". L'attuale denominazione celebra il plebiscito del 1860 con cui il Regno delle Due Sicilie si univa al Piemonte dei Savoia e al resto dell'Italia. La complessa storia della piazza, che si identifica con quella dell'intera città, è ben spiegata attraverso le statue presenti nelle nicchie delle arcate chiuse sul Palazzo Reale, realizzate da scultori diversi: ognuna rappresenta una dinastia a cui Napoli è stata sottoposta, da Ruggiero II, detto il Normanno, primo vero re, fino a Vittorio Emanuele II.

Nel 1963 la piazza fu trasformata in un grande parcheggio pubblico, per far fronte all'incremento di auto che si registrò in città negli anni del boom economico. Sarà così fino al 1994 quando, in occasione del vertice G7, il Comune, guidato da Antonio Bassolino, decise di chiuderla al traffico rendendola completamente pedonale.

Leggende e curiosità

Curiosa è una storiella che si narra proprio su queste sculture: Carlo V d'Asburgo chiede chi abbia fatto la pipì lì davanti, Carlo III risponde di non saperne nulla, mentre Gioacchino Murat confessa di essere lui il colpevole, per questo Vittorio Emanuele II ripristina la pace minacciando di evirarlo.

Tra turisti e cittadini è poi noto il gioco di attraversare bendati o a occhi chiusi piazza del Plebiscito. In poche parole, bisogna percorrere circa 170 metri in linea retta, partendo dalla porta del Palazzo Reale, che si trova esattamente al centro fra le due statue equestri e passarvi in mezzo, ma praticamente nessuno riesce nell’impresa. In origine, infatti, la piazza aveva una forma irregolare e anche oggi una leggera pendenza della superficie impedisce a chi decide di attraversarla di proseguire dritto. Secondo la leggenda, la regina Margherita concedeva la salvezza ai prigionieri del Regno qualora avessero superato questa prova difficilissima , ma non ci riuscì mai nessuno a causa di una maledizione lanciata dalla stessa sovrana, che ancora oggi non permette di farcela.

Eventi

Piazza del Plebiscito è da sempre luogo di incontro di cittadini e non. Famosa nei secoli scorsi era la festa della Cuccagna che si svolgeva qui: secondo la tradizione, in questa occasione l'albero di una nave, a cui erano attaccati premi per coloro che riuscivano a salirci, veniva posto al centro della piazza, all'epoca chiamata ancora Largo di Palazzo, in genere accompagnato da una serie di giochi popolari. Ancora oggi questo posto ospita una serie di eventi, tra manifestazioni politiche, musicali, impossibile dimenticare il concerto di Bruce Springsteen o il flashmob in ricordo di Pino Daniele, e sociali e feste, come il Capodanno partenopeo.

335 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views