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Annullata la condanna per il cantante neomelodico Tony Marciano

La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza della Corte d’Appello a cinque anni e quattro mesi per il cantante neomelodico Tony Marciano, arrestato a Torre Annunziata nel luglio del 2012 insieme ad altre 21 persone ritenute responsabili di traffico di stupefacenti.
A cura di Valerio Papadia
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La sentenza nei confronti di Tony Marciano, cantante neomelodico di Torre Annunziata, molto famoso nella zona oplontina, è stata annullata con rinvio dalla Corte di Cassazione. Il cantante era stato condannato dalla Corte d'Appello di Napoli a cinque anni e quattro mesi di reclusione per traffico di stupefacenti e l'accusa nei suoi confronti era inizialmente inasprita dall'aggravante mafioso – in quanto ritenuto responsabile di operare per il clan Gionta – però caduto in Corte d'Appello, che adesso dovrà decidere definitivamente delle sorti del cantante.

Marciano era stato arrestato a Torre Annunziata il 4 luglio del 2012 nel corso di un blitz dei carabinieri oplontini che aveva portato all'arresto di altre 21 persone, tutte ritenute responsabili di traffico di droga, soprattutto hashish proveniente dall'Olanda, che poi veniva utilizzato per rifornire le piazze di spaccio del Napoletano. A beneficiare dello stesso trattamento del cantante potranno essere anche Aniello e Alfonso Nasto, condannati in secondo grado a 26 e 27 anni di carcere, che adesso potranno sperare in una rimodulazione della pena. Per tutti gli altri indagati, invece, le condanne sono diventate definitive con la conferma della Corte Suprema.

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