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Bacoli, rinascono i siti archeologici chiusi da 13 anni. L’8 maggio la prima riapertura

Dopo 13 anni di chiusura, riaprono Cento Camerelle, Tomba di Agrippina e Anfiteatro Cumano. I siti archeologici saranno visitabili una volta a settimana e con idonee misure di sicurezza per i visitatori. L’8 maggio evento a Cento Camerelle.
A cura di Valerio Barbato
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Cento Camerelle
Cento Camerelle

Cento Camerelle si prepara alla riapertura. Il monumento archeologico, appartenuto a Nerone e Vespasiano, torna in vita l'8 maggio e sarà visitabile un giorno a settimana dalle ore 9 e 30 alle ore 13 e 30. È stato quindi raggiunto l'accordo tra il comune di Bacoli (Napoli) e la soprintendenza per la fruizione e la valorizzazione dei siti archeologici dell'area flegrea. Ad essere riaperti saranno anche l'Anfiteatro Cumano e la Tomba di Agrippina, sempre per un giorno a settimana.

Cento Camerelle e Tomba di Agrippina necessiteranno, però, di lavori di restauro e potranno essere visitati con idonee misure di sicurezza per i fruitori  e secondo itinerari limitati. I siti erano stati chiusi 13 anni fa e domenica 8 maggio alle ore 9:30 uno di essi riaprirà i battenti in via del tutto straordinaria per celebrare l'evento. Il protocollo d'intesa, firmato nella Casina Vanvitelliana sul lago Fusaro, prevede anche il potenziamento del personale delle Terme di Baia con 6 unità, di cui 2 dipendenti comunali e 4 Lsu, così da scongiurare la chiusura per carenza di personale.

Il giovanissimo sindaco di Bacoli, Josi Gerardo della Ragione, esprime tutto il suo entusiasmo sui social e annuncia anche un ulteriore incontro che si terrà il 20 Maggio con la Soprintendente regionale che ha invitato i sindaci di Bacoli, Pozzuoli e Giugliano per parlare dei 25 milioni di euro in arrivo per i Campi Flegrei.

Tomba di Agrippina
Tomba di Agrippina
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