Corruzione, in manette il sindaco Pd di Ischia: tangenti per la fornitura del gas
E' finito in manette Giuseppe ‘Giosi' Ferrandino, il sindaco di Ischia del Partito democratico. Con lui anche altre 9 persone, tra cui alcuni dirigenti del colosso ‘rosso' della cooperazione Cpl Concordia. Secondo i carabinieri del Comando Tutela Ambientale che hanno svolto le operazioni nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Napoli, il sindaco ed altri esponenti politici, avrebbero accettato tangenti per assegnare alla Condordia le opere di metanizzazione dell'isola. In carcere sono finiti assieme a Giuseppe Ferrandino il fratello di questi, Massimo Ferrandino, il responsabile relazioni istituzionali della Concordia Francesco Simone, l'ex numero uno della cooperativa Roberto Casari (ora in pensione ma secondo l'accusa regista dell'intera operazione), il responsabile commerciale per il Tirreno Nicola Verrini, il responsabile del nord Africa Bruno Santorelli, il numero uno del consiglio d'amministrazione di Cpl distribuzione Maurizio Rinaldi e l'imprenditore casertano Massimilano D'Errico. Ai domiciliari è invece finito Silvano Arcamone, dipendente dell'Ufficio tecnico del Comune di Ischia.
A coordinare l'inchiesta i pm Woodcock, Carrano e Loreto. Tutto inizia nel 2013 quando, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la Cpl Concordia inizia a ad accumulare denaro in alcuni fondi neri in Tunisia, soldi necessari alla retribuzioni di pubblici ufficiali al fine di aggiudicarsi gli appalti. In particolare al sindaco la Cpl Concordia avrebbe versato denaro tramite la stipula di due convenzioni con l'Hotel Le Querce: 330mila euro in tutto per la messa a disposizione di alcune stanze agli impiegati della coop modenese. Inoltre il fratello Massimo Ferrandino sarebbe stato assunto come consulente e il sindaco avrebbe avuto in regalo almeno un viaggio tutto spesato in Tunisia. I soldi destinati a Ferrandino e al dirigente comunale Arcamone, sarebbero passati per una società tunisina la Tunita sarl, riconducibile a Francesco Simone che per gli inquirenti avrebbe ricoperto un ruolo chiave in tutta l'operazione.
Fondata nel 1889, uno dei primi esperimenti cooperativi nati in seno alle organizzazioni dei lavoratori, la Cpl Concordia con sede a Concordia sulla Secchia in provincia di Modena, oggi è un gigante con 1800 impiegati, 70 società controllate che operano in mezzo mondo e un fatturato annuo che si aggira attorno ai 416 milioni di euro. Da cooperativa rossa a gruppo multiutility, in grado di occuparsi di energia sotto molteplici aspetti: dall'approvvigionamento e distribuzione alla vendita e contabilizzazione di gas ed elettricità, alla produzione mediante sistemi tradizionali o impianti rinnovabili.