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De Magistris responsabile di un errore giudiziario da pm: rischia metà dello stipendio

L’attuale sindaco di Napoli è responsabile di un errore giudiziario ai danni del magistrato calabrese Paolo Antonio Bruno, indagato ingiustamente per concorso in associazione mafiosa, commesso quando era ancora pubblico ministero a Catanzaro. Il sindaco rischia la decurtazione della metà dello stipendio.
A cura di Angela Marino
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Archiviata, con la nuova legge Orlando del Governo Renzi, la legge Vassalli sulla responsabilità civile dei magistrati restano gli ultimi casi di errori giudiziari da risarcire. Tra questi, spunta l'errore «inescusabile» del sindaco di Napoli ed ex pm Luigi de Magistris. Palazzo Chigi dovrà risarcire 22.400 euro, tra danni e spese legali, al magistrato di Cassazione calabrese Paolo Antonio Bruno, magistrato che la e indagato dalla procura di Catanzaro, nel 2004, per concorso in associazione mafiosa. A disporre il provvedimento l'attuale sindaco di Napoli, allora pm alla locale Procura e  l'ex procuratore capo di Catanzaro Mariano Lombardi (deceduto nel 2011) e l'aggiunto Mario Spagnuolo, ora procuratore capo a Vibo Valentia.

Bruno fu coinvolto in un primo filone di inchiesta riguardante l'ipotesi di di associazione a delinquere di stampo mafioso nei confronti di diversi indagati e che portò all'arresto di sei persone tra cui anche l'ex parlamentare di Forza Italia, Amedeo Matacena. Il sospetto che diede vita all'impianto accusatorio di de Magistris era che una lobby politico-affaristica stesse cercando di condizionare le indagini della Dda per intralciare le inchieste. Nel registro degli indagati, l'allora pm, incluse anche Paolo Antonio Bruno, rivelatosi poi del tutto innocente. Il filone principale dell'inchiesta fu chiuso con l'assoluzione dei tutti gli imputati, compreso il consigliere Bruno. Ad archiviare le accuse il Gup di Roma, che giudicò che non vi erano fin dall'inizio elementi di sospetto che giustificassero l'apertura del caso.  Oggi, a condannare lo Stato per l'errore giudiziario ai danni del magistrato, il Tribunale civile di Salerno. Ma con l'avvicendarsi della nuova legge, il governo avrà o no l'obbligo di rivalsa su de Magistris – con la decurtazione dello stipendio – ora che non è più magistrato? Varrà la vecchia legge Vassallo o la nuova Orlando?

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