Guerra tra clan di Camorra, 25enne trucidato dagli “amici”

andato a prendere in auto quelli che credeva essere suoi amici e alleati e che si sono rivelati poi i suoi assassini. Questa la ricostruzione del delitto che ha visto la morte di Raffaele Canfora, il giovane di 25 anni assassinato a Ercolano lo scorso il 18 marzo, alla base dell'ordine di arresto di 4 persone, ritenute responsabili della morte del giovane Canfora. L'omicidio sarebbe l'esito del contrasto tra gruppi camorristici per il controllo dello spaccio di droga nell'area est di Napoli. Tra i mandanti e gli esecutori dell'omicidio, compare anche un ragazzo allora 17enne.

La vittima, Raffaele Canfora, andò a prendere in auto i suoi amici dal Rione Conocal, nel quartiere Ponticelli di Napoli, per raggiungere Ercolano dove il delitto fu consumato. Dopo averlo ucciso, il gruppo tentò di occultare il cadavere nelle campagne casertane in località valle di Maddaloni. Nell'ambito delle indagini per l'omicidio di Canfora sono state emesse: una dal tribunale ordinario nei confronti di 4 persone; l'altra dal gip del tribunale per i Minori per nei confronti del 17enne. I reati contestati sono omicidio, detenzione e porto abusivo di armi comuni e da guerra, distruzione e soppressione di cadavere, danneggiamento seguito da incendio e favoreggiamento personale, con l'aggravante dalle finalità mafiose. Determinanti per l'identificazione dei responsabili le immagini, riprese da una videocamera, che mostrano la vittima andare a prendere i suoi assassini.