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Il napoletano che realizzerà la pizza per i poveri di papa Francesco

Vincenzo Staiano di Lettere (Napoli) ha donato un forno alle suore di madre Teresa di Calcutta, che gestiscono una mensa in Vaticano e salirà a Roma una volta al mese per preparare di persone le pizze.
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Vincenzo Staiano mostra come si prepara una pizza al segretario di Stato vaticano, monsignor Parolin.
Vincenzo Staiano e il segretario di Stato vaticano Parolin.

Da Lettere, sui Monti Lattari, al Vaticano per cucinare la pizza per i poveri dopo aver ricevuto la benedizione di papa Francesco. È la storia del maestro pizzaiolo Vincenzo Staiano, anima del locale “O zi’Aniello”.Una volta al mese Staiano salirà a Roma per cucinare la sua rinomata pizza ai poveri che quotidianamente affollano la mensa per bisognosi gestita nel piccolo Stato del Vaticano dalle suore di madre Teresa di Calcutta. Staiano ha regalato alla mensa un vero e proprio forno a legna, in modo che gli avventori possano degustare proprio la stessa pizza che lui cucina nel suo locale a Lettere. Staiano salirà a Roma una volta al mese per tutto il periodo del Giubileo della Misericordia, fortemente voluto dal pontefice argentino.

“Allestiremo una pizzeria e prepareremo noi la cena, un martedì al mese – annuncia Staiano – L'ho proposto a papa Francesco, che ha accolto bene questa mia richiesta. È una grande emozione per noi, dopo aver fatto gustare la nostra pizza al Papa, adesso potremo servirla anche ai “suoi” poveri.” Già, perché Vincenzo ha avuto l’occasione di far assaggiare la sua ottima pizza a papa Francesco durante una cena di gala tenuta in occasione della Festa della Gendarmeria Vaticana, tenutasi qualche giorno fa alla presenza di mille e cinquecento invitati. Una grande festa per autorità religiose, civili e militari nella Sala Nervi del Vaticano, dove era stata allestita una “succursale” della pizzeria “'o Zì Aniello”: quattro forni “portatili” e circa quaranta membri dello staff, che hanno sfornato per un'ora e mezza centinaia di pizze. La serata si è trasformata anche in un evento di promozione dei prodotti dei Monti Lattari. Ai presenti sono stati offerti tre assaggi di pizza: margherita, bufala e pomodori, e la “Jacone”, con noci di Sorrento, porcini del monte Megano, Provolone del Monaco, fiordilatte e provola. Tutto accompagnato dal vino frizzante di Lettere.

“La pizza – prosegue Staiano – è il piatto povero per eccellenza, è diffusa e conosciuta in tutto il mondo e ha una funzione sociale importantissima, a partire dai più giovani. Davanti ad una pizza siamo tutti uguali ed è un pasto accessibile praticamente a tutti: con 5 euro a persona si riesce a cenare un'ottima pizza con una bibita.”

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