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Pompei, Renzi sull’Expo: “Grande occasione per tornare a fare l’Italia”

Il presidente del Consiglio, di ritorno dalla Casa Bianca, è arrivato sabato mattina a Pompei per l’incontro “Italia 2015 – il Paese nell’anno dell’Expo”. Incontrati Caldoro, De Magistris, De Luca e il poliziotto che una settimana fa ha salvato una neonata. Ricevuta una delegazione di operai Whirlpool-Indesit ai quali ha assicurato il suo impegno.
A cura di Francesco Loiacono
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Aggiornamento del discorso di Matteo Renzi a Pompei: Tra battute sulla pizza e riflessioni sul lavoro e il mezzogiorno il premier ha concluso il suo intervento sull'Expo a Pompei. Dopo aver sottolineato che "il mondo chiede Italia", ha detto che "l'Expo di Milano è grande occasione per l'Italia per tornare a fare l'Italia". Il premier ha ricordato le eccellenze dell'Italia dimenticate all'estero, come la pizza – "Vi sembra normale che le più grandi catene del mondo di pizza siano americane? Che i bambini americani pensino che la pizza è nata in Minnesota? Nel mondo globale si sono presi il copyright di una cosa che i napoletani giustamente rivendicano" – o come l'area archeologica di Pompei, "grande tre volte come Macchu Picchu", che pure è indicata da tutti gli studenti come il sito archeologico più grande del mondo. "Se non siamo all'altezza del passato perderemo la stessa dignità", ha detto il premier, che dopo uno scambio di battute con il commissario unico di Expo Giuseppe Sala – "mi fa segnacci perché dice che devono comprare i biglietti" – ha detto che "puntiamo anche ad accogliere quelli che verranno da tutto il mondo in un paese in cui il futuro può essere ancora più interessante del passato". La tesi dell'Expo secondo Renzi è infatti che "l'Italia è più interessante nel futuro che nel passato".

Il premier ha poi affrontato il tema del lavoro, dicendo con una battuta che non ne può più di sentire che "chi va via è un cervello in fuga e chi rimane è un pancreas abbandonato", anche se poi ha sottolineato che è "inaccettabile che i ragazzi del Mezzogiorno per crescere debbano lasciare le proprie terre perché non hanno un posto di lavoro". Una frase importante alla luce dell'ultima vertenza Whirlpool-Indesit, i cui lavoratori sono stati ricevuti in mattinata da Renzi.

Ore 11.04: Sindacati soddisfatti dopo il breve incontro tra il premier Renzi e una delegazione di operai della Whirlpool-Indesit: "Il presidente ci ha assicurato che il Governo aprirà con Whirlpool un tavolo istituzionale a Palazzo Chigi per far sì che le produzioni restino in provincia di Caserta". Il segretario della Cisl di Caserta, Giovanni Letizia, ha detto: "Renzi ci ha rassicurato". Conferme anche dal governatore Stefano Caldoro: "Il presidente del Consiglio ci ha garantito il suo personale impegno a non perdere nemmeno un posto di lavoro".

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, di ritorno dalla visita alla Casa Bianca, è arrivato sabato mattina a Pompei, dove intorno alle 11 concluderà la presentazione di ExpoIdee. Renzi è stato accolto nella Sovrintendenza dal presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Il presidente del Consiglio ha anche incontrato il sindaco di Salerno, nonché candidato per le regionali del Pd Vincenzo De Luca. Altro incontro del premier è stato quello con Raffaele Santoro, il poliziotto che una settimana fa ha salvato Emanuela, una neonata abbandonata sul ciglio di una strada a Villa Literno, dichiarando di volerla adottare. Davanti agli scavi di Pompei, dove presso il Quadriportico dei Teatri si tiene l'incontro dal titolo "Italia 2015 – il Paese nell’anno dell’Expo", è presente una delegazione di operai della Whirpool-Indesit di Caserta, che il premier ha ricevuto. I lavoratori protestano per il piano industriale presentato dall'azienda al ministero per lo Sviluppo economico, che prevederebbe la chiusura di due stabilimenti ex Indesit e di un centro di ricerche per un totale di 1.350 esuberi, 815 dei quali nel Casertano. Le voci provenienti dal Mise hanno provocato venerdì una giornata di lotta e di tensioni degli operai di Carinaro, che hanno bloccato per circa un’ora e mezza l’asse mediano tra Giugliano e Marcianise.

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