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In Campania oltre 23mila bambini sono gravemente obesi

È quanto emerge da una ricerca condotta dal Ministere dell’Istruzione e da quello della Salute. Incidono sulla diffusione della patologia soprattuto la scarsa consapevolezza dei genitori e il basso livello di scolarizzazione e informazione delle famiglie.
A cura di An. Mar.
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In  Campania i bambini affetti da obesità grave sono oltre 23mila. Si tratta di bambini tra gli 9 e i 9 anni affetti da una forma grave della patologia che investe, invece, in forma non grave circa 82mila bimbi, mentre in sovrappeso sono 103mila. Sono i dati, relativi al 2014, raccolti dall'indagine dei Ministeri dell'Istruzione e della Salute e diffusi oggi nell'ambito della seconda giornata di "Alfa Omega" durante un convegno a Città della Scienza, a Napoli. "Un bambino obeso – spiega Silvia Savastano, professoressa di endocrinologia all'Università Federico II di Napoli – ha un'alta probabilità di diventare un adulto obeso, con tutti i connotati patologici che lo accompagneranno per tutta la vita. La Campania ha la maglia nera dell'obesita' infantile e per invertire la rotta e' necessario partire dall'informazione, che veda insieme la scuola, i genitori, le istituzioni".

L'esperta: "Fondamentale la corretta informazione dei genitori"

Unico mezzo per contrastare l'incremento dei casi è incoraggiare la popolazione a condurre stili di vita responsabili. Solo il 29% delle madri di bambini in sovrappeso o obesi – dimostrano i dati – pensa che il proprio figlio mangi troppo, mentre solo il 41% delle madri di bambini che non praticano attività sportiva è consapevole che il proprio figlio svolge scarsa attività fisica. Importante tra i fattori che condizionano le scelte riguardo alla salute dei figli, anche e il livello di istruzione. "La divulgazione in campo medico – spiega Silvia Savastano – è il passaporto per mettere in moto un circuito virtuoso che aiuti la nostra popolazione di bambini e di adolescenti a invertire una rotta sbagliata. Le iniziative della Settimana della Prevenzione servono proprio ad avvicinare i ragazzi, ma anche i genitori, a riscoprire un corretto stile di vita"

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