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Insulti sessisti su Facebook a una vigilessa: insorgono i sindacati della Municipale

La foto “rubata” di una vigilessa della Polizia Municipale di Napoli è stata postata su Facebook dalla pagina “Sesso, droga e pastorizia”. Alcuni utenti hanno scritto commenti offensivi e insulti sessisti nei confronti della donna. Il sindacato Csa ha denunciato l’episodio, esprimendo solidarietà alla vigilessa.
A cura di Valerio Papadia
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Offesa e insultata, con commenti anche pesanti, soltanto per "colpa" della sua bellezza. È quanto accaduto a una vigilessa della Polizia Municipale di Napoli. L'episodio ha creato un vero e proprio caso, scatenando l'ira e l'indignazione dei sindacati e degli altri agenti. Una foto "rubata" alla donna, mentre si trovava in servizio, è stata resa pubblica e postata sulla pagina Facebook "Sesso, droga e pastorizia", gruppo goliardico che però più di una volta, come in quest'occasione, ha oltrepassato il limite. I commenti alla foto – sulla quale tra l'altro era stato apposto il logo di un noto portale di contenuti hard – da parte degli iscritti alla pagina sono stati immediati e impietosi: insulti sessisti e offese gratuite che non sono passati inosservati.

La denuncia del sindacato dei vigili urbani

L'episodio è già stato segnalato al Comandante Ciro Russo e all'assessore Alessandra Clemente. "Segnaliamo un episodio gravissimo che lede l’intero Corpo della Polizia Municipale e in particolare la dignità degli agenti donna", ha commentato in un comunicato Roberta Stella, capo delegazione trattante del sindacato Csa. "Un gruppo Facebook già assurto alla ribalta della cronaca in drammatici episodi che hanno visto umiliate delle donne ha postato una foto scattata di soppiatto e senza alcuna autorizzazione di un’agente donna intenta allo svolgimento della viabilità per poi renderla oggetto di gravissimi insulti volgarissimi e sessisti. Nell’esprimere piena e totale solidarietà alla lavoratrice, chiediamo di alzare il livello di guardia contro un pesante rigurgito di aggressioni alla donna, alla sua dignità, alle conquiste sociali e alla libertà di autodeterminazione. Chiediamo al comando di intervenire con immediatezza per tutti gli atti di competenza e all’amministrazione di porre la gravità del tema. Il Csa ha dato mandato ai propri legali di valutare le azioni legali necessarie", ha concluso la sindacalista.

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