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La darkwave degli Ash Code torna a Napoli: al Cellar Theory si presenta ‘Posthuman’

Gli Ash Code sono usciti a fine febbraio col secondo album ‘Posthuman’ che presenteranno sabato 5 marzo al CellarTheory di Napoli.
A cura di Redazione Napoli
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Gli Ash Code sono una band napoletana formata dai fratelli Alessandro e Adriano Belluccio e Claudia Nottebella che mescolano darkwave, noise ed elettronica con solida drum machine. Napoli protagonista anche del mondo elettronico, insomma, con una band che è arrivata al secondo album ‘Posthuman', uscito il 27 febbario ancora una volta per la Swiss Dark Nights prima di tornare in vinile per la francese Manic Depression Records. Nel solco della new wave anni '80 tra Joy Division e Cure, i tre hanno cercato di personalizzare il sound darkwave con ‘rumorosi synth analogici DIY' da aggiungere ai beat ossessivi, distorsioni e strumenti come il theremin.

La presentazione al CellarTheory Live

Questo secondo lavoro, anticipato dai singoli ‘Nite Rite', ispirato alla serie ‘True Detective', e Tide sarà presentato sabato 5 marzo al CellarTheory Live di Vico Acitillo 58 a Napoli. Un ritorno in città prima di un tour che li porterà all'estero, come spesso successo in passato, a dividere il palco con artisti come Soft Moon e Ms. Kitty.

Perché il titolo ‘Posthuman'

La copertina di 'Posthuman' degli Ash Code
La copertina di ‘Posthuman' degli Ash Code

La scelta del titolo dell'album ‘Posthuman‘, raccontano i componenti della band, nasce dall'esigenza di raccontare l’interpretazione dell’epoca moderna in cui il Postumano ‘descrive la nuova maniera del soggetto di stare nel mondo, esaminata dal punto di vista biologico, sociale, ecologico e tecnologico. Questa visione si sofferma sui cambiamenti dell’epoca che attraversiamo, riguardanti il modo di rapportarsi alle cose da parte del soggetto, il quale riconosce di non essere più il padrone di ciò che lo circonda, e analizza la nuova modalità di interfacciarsi all’ambiente, agli esseri non umani, e alla tecnologia, sempre più presente nella sua vita, sia come rete che come intervento effettivo nella sua biologia'.

Il rapporto con L’Arte dei Rumori e Sandra Roczeń

L'album consolida il rapporto con L’Arte dei Rumori (studio dove è stato prodotto, registrato e mixato da Silvio Speranza) e quello con la visual artist polacca Sandra Roczeń che ha progettato la copertina e scattato le foto presenti all'interno del disco.

https://www.youtube.com/watch?v=BCxctcGDLWA
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