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Mattarella agli studenti a Ponticelli: “La camorra sarà sconfitta” (VIDEO)

Il Capo dello Stato Sergio Mattarella alla scuola Sannino-Petriccione di Ponticelli, a Napoli, per l’inaugurazione dell’anno scolastico. Molti studenti in festa, ma anche qualche contestazione contro la riforma della Buona Scuola. Mattarella ai ragazzi: “La camorra sarà sconfitta”.
A cura di F.L.
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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lunedì mattina si è recato nella scuola Sannino-Petriccione di Ponticelli, a Napoli, per l'inaugurazione dell'anno scolastico. Assieme a lui, tra gli altri, il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e l'arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe.

Mattarella: "La camorra sarà sconfitta"

"La camorra e le mafie possono essere sconfitte. La camorra e le mafie saranno sconfitte. E voi, giovani di Napoli, sarete alla testa di questa storica vittoria", così ha parlato agli studenti il presidente della Repubblica."Liberi dalle mafie, dalle cosche, da ogni condizionamento illecito. Voglio ripeterlo con forza mentre Nicola Barbato, della Polizia di Stato, lotta per la vita: a lui va affetto e riconoscenza", ha detto riferendosi al poliziotto ferito in servizio a Fuorigrotta la sera del 24 settembre.Il Capo dello Stato ha citato anche Davide Sannino il 19enne ucciso nel 1996 per aver reagito ad una rapina, e Giancarlo Siani, il giornalista del Mattino ucciso dalla camorra a Torre Annunziata. "Non possiamo rinunciare a essere donne e uomini liberi" ha detto Mattarella "Davide, uno come voi – uno di voi – è stato ucciso a 19 anni perché ha guardato in faccia chi stava rubando il motorino di un suo amico". "E' stato ucciso perché ha tenuto la testa alta. Lo hanno ucciso per farci abbassare la testa".

Il capo di Stato ai docenti: "Senza di voi impossibile salto avanti"

"Permettetemi di ringraziare i vostri insegnanti. E il personale che lavora accanto a loro negli istituti di ogni ordine e grado. Vi sono state difficoltà in questi anni, lo so bene. Proprio per questo voglio dirvi: grazie!". Cosi' il Capo dello Stato, Sergio Mattarella a Napoli. "Anni – ha sottolineato – in cui la crisi economica ha penalizzato oltremisura il patrimonio della scuola. Anni nei quali si sono accentuate condizioni di precarieta', affrontate recentemente dal Parlamento".

Le contestazioni

Molti gli alunni in festa per l'arrivo del Capo dello Stato, che tra le tante parole loro rivolte ha detto a ragazzi: "Andate a scuola, la scuola è vostra, non fatevi sconfiggere dalla sfiducia". Accanto alla folla festante, però, c'è stato anche qualche momento di tensione per la protesta di alcuni ragazzi contro la riforma della "Buona Scuola" voluta dal governo Renzi. Un gruppo di circa un migliaio di manifestanti ha accolto al suo arrivo Mattarella srotolando uno striscione con su scritto "Non c'è nulla da inaugurare". Per contenere la protesta assolutamente pacifica dei manifestanti era schierato un cordone formato dalle forze dell'ordine.

Il ministro Giannini: "Lo Stato c'è sulla scuola"

Il ministro Giannini ha sottolineato l'importanza della presenza del Capo dello Stato ringraziandolo e dicendo: "Lo Stato c'è sulla scuola". Giannini ha affrontato anche il tema dell'integrazione spiegando che occorre "far sì che l'Italiano sia presto lingua madre e non matrigna per i 750mila bambini stranieri che non lo parlano e non lo sentono parlare in casa propria", e giocare "la carta dell'istruzione" contro l'odio e l'intolleranza. Questo che inizia secondo il ministro sarà un anno di cambiamento.  Il presidente ha speso poi alcune parole anche sull'integrazione parlando dei migranti. "È importante per l'Italia, e per l'Europa intera, il modo con il quale saremo capaci di integrare i figli dei migranti". Cosi' il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, a Napoli. "La scuola italiana ospita oggi ottocentomila studenti stranieri: piu' della meta' di questi e' nata in Italia", ha aggiunto Mattarella

Alla cerimonia ha partecipato anche l'astronauta Samantha Cristoforetti, che ha invitato i ragazzi ad aver fiducia nel futuro. Sull'importanza della scuola come mezzo per sconfiggere le mafie sono intervenuti sia il cardinale Sepe sia il sindaco di Napoli, De Magistris, che riprendendo le parole pronunciate dal Capo dello Stato in occasione della sua visita al poliziotto ferito ha detto che a Napoli "c'è società civile e Stato".

Attivista cerca di raggiungere De Magistris: bloccato

Proprio il primo cittadino è stato poi protagonista quasi inconsapevole di un episodio all'esterno dall'istituto: un attivista, le cui intenzioni non sono note, ha infatti provato a raggiungere il sindaco ma è stato subito bloccato dal servizio d'ordine. De Magistris, come risulta dalla foto-sequenza scattata da Alessio Viscardi per Fanpage, non sembra essersi accorto di quanto è accaduto alle sue spalle.

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